Tempus fugit

Non è il vino stasera a inebriare i miei pensieri
Non il sogno, il trastullar l’anima e neanche i meri
Oscuri presagi di un futuro che non mi appartiene.
Non il suono, la luce o tante pesanti catene.

E’ solo un anno che inevitabilmente passa,
Giorno dopo giorno si dipana la mia matassa
E si spoglia di vita anche l’istante presente;
Una lacrima di ghiaccio che si scioglie lentamente.

Ogni granello di vita, ogni istante profondo
Ora è perso per sempre nell’oblio senza fondo

Ed il cupo ricordo che sprigiona ogni stella
È infinito ancestrale, il ricordo che brilla.