Dalle vuote parole di versi creati
Dalle ambre, dalle ombre di vigneti profumati
Dalle sorde promesse di sogni disillusi
E da questi miei pochi pensieri confusi
Dalle ceneri di rabbia che il cuore a volte scoppia
Dalle lacrime versate, dalle grida che ho taciute
dal silenzio che ho colmato consolato da bevute
A guardar toccando stelle come fossero scintille
E riempendo le bottiglie coi frantumi del mio pianto
Sentenziando previsioni come mille e non più mille…
… come se tutto servisse per averti qui accanto.
11 febbraio 2008
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