Ti ho udita recitarmi a memoria l'anima

** Alla Signora Poesia **

E quando tutto di te s’indora
ricreando giorni a misura di sogno,
dell’età incosciente che scalcia, allora,
mi torna il pensiero a seguire nuvole
in un avanzo di tè tiepido di mattino. Forse, sei tu quella nota pellegrina tra
una pausa e l’altra di cori a controcanto,
suono ancestrale che vibra più forte
nelle regioni del silenzio, per spazzare via
spettri dalle mie stagioni interrotte. Ti ho udita recitarmi a memoria l’anima,
clandestina nelle sere che il sonno diserta,
dietro lune dal mezzo volto a rievocare
l’amore lontano, scomposta e corretta
in rime sussurrate a filo di fiato. E sono andata cercandoti senza saper
dove, sulle bocche di quanti imprecano
la tua miseria, a mendicare parole per
luoghi che nascondessero impronte… su un nido abbandonato in attesa di ritorno.