Ti manco apposta

Mi nascondo
tra le pieghe della tua pelle
perché tu mi scopra come una ferita,
come un pensiero che arde
dietro la fronte dell’anima.

Ti manco apposta,
per farti desiderare il mio ritorno
come si desidera il sangue
dopo un lungo inverno di gelo.

Quando mi stringi,
le tue braccia diventano catene d’oro,
mi soffocano e mi salvano,
mi fanno uomo e tempesta.

Non lasciarmi, amore,
sono fatto di vertigini,
e potrei cadere nel tuo silenzio
come in un letto nudo
dove Dio, se passa,
abbassa gli occhi.