Ti voglio!

Rosso, sublime, autentico pensare,
di me dipinta a mano
sulla rinuncia.
Calzami come la neve
sui vetri opachi dei ripensamenti,
animata sete di sguardi e ritrovate mani...
Sovrastami l'anima, coi baci e la luna,
di languidezze figlio primogenito e di mirtillo...
Aliterò sui velieri della gioia..
Pochezza di candore, carezza d'alba
e seminata pallida perla...
La bocca e le sorgenti: il miele di castagno,
la mia vita diventata cubetto gelido di stelle...
Amami. Io ti voglio!
Sciarpa stretta al mio destino fragile...
Che non discenda più dal mio dirupo...
E se ne compiaccia. Eterno.