Ho accanto la grammatica
della fantasia
e passi di Freud, per capirci
ancor meno sulla mania di vivere
Poi qualche disegno di Chagall
per una fuga azzurra
dove il sì è libera intesa con l’inconscio
“Ricordi, stella, quando si leggeva Prévert
mimando i giochi insoliti dei versi?”
Ricordo, sì,
lacrime sposar sorrisi
e il fuoco ghermire il ghiaccio
Tutto e l’opposto, stretti abbracciati
Volutamente mi lasciavi, per poi tornare
Eri grande e bambino, attore e scena
Quando partivi ti chiamavo Fermo
Al ritorno Mon cher Firmin
25 maggio 2017
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Quel che veramente vale lo scopriamo... meglio prima che dopo il tramonto. E se non lo vediamo, abbiamo un'eclissi in transito.