Di tutte le voci, dai mercati alle esequie, dai banchi alle corsie, dagli asili ai ricoveri, mi resta conficcata solo la tua ,comparsa nel teatro di un giovedì o forse della domenica che lo corteggio' senza insistenza. Adesso sento gocciolare ovunque il suo rumore e se sollevo le assi dei giorni che restano per stanare il cigolio abituale, non trovo che un perno svitato, il matto che senza te non sa stare al suo posto.
12 settembre 2012
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Scrivo perchè le mie dita sanno dire meglio della voce.