Tre metri in avanti

E poi mi son spogliato.
Vestaglia di seta
e pantofole cammello.
"Ma io chi sono?"
Apostrofando sul più bello.

Vedo foglie cadere,
nubi svanire
e neve pippare.
Germoglio insulso ma onesto
del mondo piccolo
in cui mi son perso.

E sempre pippe di coscienza
pronte a farti star male.
Io mi appello a Don Chisciotte.
Don Chisciotte non era un fesso!

Pronto a combattere battaglie
imbecilli e disarmanti,
con la gioia e lo spirito
di una vita vissuta
tre metri in avanti.

Solo ora mi accorgo
di aver scritto questo testo,
sul retro di una prescrizione
medica.

Al diavolo il dottore!
La poesia è la mia cura:
è la vita che tinge la mia dolce visione.