Tristezza alternata e poi un bigné

Tristezza alternata
non salta una rata,
nel giorno che conta
mi fotto il destino.
Ti sono vicino e ti vengo a cercare,
non sei più vicina...

addio per Natale.

Canto
con la voce rotta.
Anzi, urlo al nulla
la mia sete da mignotta
di un mondo bello
e pieno di ossessioni.

Il buio, la terra bagnata,
un cielo stellato.

Disteso lì
a ridere di me
e cercare un'altra te...

Porto il cane fuori,
e quando torno a casa
mangerò un bigné.