Turno di notte

Ho il cuore a nord ma tutta la mia pelle
è punita al telaio sudato del sud,
inginocchiata sugli scogli a scontarne il sale.
Ho i piedi legati ai fiotti torniti dallo scirocco,
i polsi guastati dal crocevia dei vigneti,
la bocca ammansita dal dialetto giallo dei pampini.
Ho il cuore a nord ma la carne mi zavorra alle Chiese
seminate come orzo, alla rugginosa sboccatura delle edere.
Sono perennemente violata dallo spasmo  che mi costringe,
gravida del tuo buio, ad un letto di tepori insolenti.