Tutto uguale

Tutto uguale, la banda del paese
ripete i suoni di ogni anno,
rulli di tamburi e bambini festosi
tagliano zigzagando il corteo.
Agli angoli delle stradine una
folla di curiosi  osserva, fedele,
la consunzione del rito.
La processione segue il percorso
prestabilito, c’è chi applaude,
chi sorride, chi piange il proprio Dio,
nessuna preghiera per il vicino
di casa che muore ogni giorno.
Questa piccola umanità raggiunge
la piazza principale, polpi fritti
alimentano l’allegra compagnia
che si scioglie come neve al sole
in attesa di una nuova primavera
sempre uguale.