Uccidimi

Scuoto di fittizia gioia
al ricordo di quei baci non dati e del nostro tempo
che non è ancora stato.

Curvo il mio corpo allo stremo, si deforma,
insieme al pensiero che ti rincorre,
e invecchia, senza raggiungerti mai.

Volgo il viso a desiderate labbra:
resta vuota la mia bocca, non ci sei,
appartieni ad un'altra vita.

La mia pelle segnata dalla tua mente
ora è arida e piange avida la tua assenza,
dissetandosi di ogni maledetta lacrima.

Pianta ancora il tuo puntale nel mio petto:
ogni tuo “ti amo” è una fitta di dolore,
ogni “domani” una tagliente speranza.

Chiudo gli occhi e ti vedo:
sorridi al mio fianco,
e beviamo insieme una coppa di sangue.