Era lontana Buenos Aires
da questo tango
suonato di traverso nei flauti
una sera che non ero sobria
e il salotto era di pietra sui gradini
di un bar di Van Gogh
senza carambole.
Si beveva il luppolo
dai rubinetti d’ottone
e una luna a tre quarti
barcollava sulle lancette
della piazza circostante.
E mai
dico mai
avrei voluto
che smettesse di balbettare, babele
dalla torre.
4 luglio 2006
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Non ho più maiuscole per il dio di questocielo
di Francesca Pellegrino
Inizio a prendere in seria considerazione
l'idea di disertare una volta per tutte
il(…)