Un bar di Van Gogh

Era lontana Buenos Aires
da questo tango
suonato di traverso nei flauti
una sera che non ero sobria
e il salotto era di pietra sui gradini
di un bar di Van Gogh
senza carambole.   Si beveva il luppolo
dai rubinetti d’ottone
e una luna a tre quarti
barcollava sulle lancette
della piazza circostante.   E mai
dico mai
avrei voluto
che smettesse di balbettare, babele
dalla torre.