Un pazzo da legare

Di quelle pareti bianche
non mi è mai importato nulla
piuttosto, era l’odore sterile
dei camici bianchi
che mi ubriacava
e senza accorgermene
mi ritrovavo le labbra accostate tutte su un lato

u n o s o l o

e non riuscivo a parlare
neanche a deglutire ‐ se proprio devo dirla tutta –
tanto che rigavo trasparenze sul mento
e non c’era più aria
perché mi ritrovavo a nuotare con le mani
come quando giocavo a fare onde sul mare
ed ero io il vento

ma nessuno mi credeva