“Posso sorella entrare nella stanza?”
“Ma è tardi, sono stanca”.
“Ti prego, sento il buio che stasera avanza…”
“Va bene resta e siedi a quella panca”
“Domani è festa e non andremo a scuola.”
“Suonano le strade di Omignano”
“Una rondine già vola!
L’indico come un tempo con la mano”
“Ma dimmi fratello, che succede?”
“Niente, è solo un ricordo che ritorna ancora:
chiusi nella soffitta, come prede…
il terrore tra le mani, quella suora…”
“Sempre mi picchiava nel collegio
ricordo le scarpe rotte, il sacrilegio”.
“Povero piccino! È stata dura!”
“No! E’ solo che ritorna, nelle ossa, la sua cura ”.
25 gennaio 2007
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