Com’è forte il mio desìo
che l’ombra della quercia
‐ in onda
di luce sparsa ‐
un abbraccio
potente e fresco mi donasse
Nel nerboruto tronco suo
m’abbandono
ed ogni pena
lentamente rilascio
Una lacrima
‐ dalla ruga
indolenzita dentr’al cuore ‐
mollemente la curva segue
gemente scende
a colar sul tronco scuro
‐ per sol un attimo s’accende ‐
in sue foglie l’attrae
d’argento la colora
e nel verde la disperde.
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@AmVezioDaRugiadaSullaQuercia1999
21 giugno 2024
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I miei fallimenti sono forse superiori alle vittorie o forse il contrario, ma amo ogni fallimento che mi ha spezzata e mostrato la mia carne fragile, e amo le mie vittorie che mi hanno raccontato quanta forza c'è in ogni cicatrice."