Si stacchino da me tutte le foglie
nuda la mia corteccia resti
a impregnarsi
della livida aria della sera,
non una goccia di linfa trasudi
pietà dalle arse gemme,
non resti su di me un solo
ornamento,
che io sia un tronco
inerte,
emani da me la mia sconfitta
senza vergogna,
soffi la sua favola
il vento
sui boschi che lontano
palpitano nell'ombra.
Sia io una piccola parte
scura
saldamente
abbracciata all'infinito.
27 marzo 2013
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Anima
di Paola D'Angelo
L’intenso respiro acerbo di un’alba
aperta sul mondo velato di ambra
mi immerge nella vita(…)