Vedevo in te la consistenza dei miei sogni

Com'è difficile riempire quegli spazi vuoti

così pieni di malinconia

e intermezzi di sussurri e lacci

tra matite orfane di fogli

che disegnano l'astrusità di passi

senza costanza di direzione.

Vedevo in te

la consistenza dei miei sogni

e mi bastava la tua bocca

per ritrovarmi Dio

alla mensa degli amplessi

seduti gli angeli

sullo spartito degli Osanna

a far razzia di carni

in punta di piedi

le Vergini.

Com'è difficile strappare il cuore

senza interrompere il respiro

e vuoti d'aria

sono ciminiere attese

da cicogne adescate dal vento

in voli interrotti.

Vedo in me

l'inconsistenza di ogni giorno

e mi basta la tua assenza

per ritrovarmi croce

sulle propaggini di chiodi sterili

e vuote di angeli

sono le lapidi

a far razzia del nulla

in litanie di morte

le Vergini.