Voi che solo intrecci d'orgasmi di marmo
voi che finti sorrisi come finte sono le luci di notte
nel torace di chi v'adora, a vagar metteste una serpe di rame
quel pallido fiore or s'appiglia a me
suo unico domani.
Seppur vano è il mio gridare
sappiate vermi
i pianti di chi vi ha elogiato diverranno echi di maledizioni
11 febbraio 2006
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