Nel sogno la vita
unica che non ho
alcuni morsi del sapore
di un lampo e il sangue del fiore
baciato dalla conoscenza –
mi scordo che la gemmazione non è
per gli umani
mi verrebbe da sussurrare ai muri
il nome del figlio che abbiamo creato
paventando una surreale bellezza,
la primavera poi è entrata – pasto nudo
nel tempio – ti ho dato la mano
l’hai vestita della smania
di restare prima dello stacco,
di ogni porta da serrare
dietro agli occhi
per quando tu sei mare
io terra.
4 maggio 2025
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