Volo d'ebano

Non c'è vertigine
nell'attimo sonoro
che dondola nel vuoto
le sue gambe
seduto comodamente
sopra un bischero
a immaginare note.
La mano mia si allunga
facendo trapassar
tra un dito e l'altro
le quattro code
del nichelico sorcio
tenendo un occhio aperto
ed uno chiuso
come a voler far suo
il melodico momento
imbevuto d'estro armonico.
Glissano gli amori
e poi camminano
gettandosi in picchiata
giù sul fondo
e morbidamente
risalgono la cima
come in un bunjee jumping
legati ad un elastico
di dolci frasi pizzicate.
E la parete nera
libera colori.