In passato
ho distribuito il mio cuore
a chiunque fosse disposto
a mostrare delle attenzioni.
Come un cucciolo stupido
con la lingua a penzoloni, saltando.
Me l’hanno restituito ogni volta.
Malconcio, sporco o logorato.
Me l’hanno restituito
con un sorriso pieno di gratitudine
a volte con un fuggevole grazie.
Ora dopo tutti questi anni
lo guardo e mi spaventa così tanto.
Come un polmone di un fumatore,
serve al suo scopo
e mi tiene in vita.
Mi chiedo quando si stuferà di me.
26 novembre 2018
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Ci sono miliardi di parole per ogni lingua eppure la vita, a volte, riesce a togliertele tutte e a lasciarti senza.