8 marzo
Cosa sarebbe il mondo senza le donne?
Sarebbe un’eco lontana, un silenzio scolpito nel marmo. Sarebbe una notte spenta, priva del sussurro della luna e del tremolio delle stelle; un giorno velato da una tristezza sottile, svuotato del calore del sole. Sarebbe un arcobaleno senza colore, una bocca incapace di aprirsi al sorriso.
Le donne sono la custode gentile della vita.
Eppure resta inspiegabile la cecità di chi le definisce “sesso debole”.
La vera fragilità risiede, invece, in chi non sa accogliere la loro forza e la loro grandezza: ombre che, incapaci di amare e rispettare la luce, la feriscono, la soffocano, fino a spegnerla con la violenza. Una perdita immensa, irreparabile.
La celebrazione della Donna non può ridursi a una data sul calendario né a un fugace omaggio.
È un patto silenzioso da rinnovare ogni giorno: il dovere di onorare la loro essenza perché il mondo, specchiandosi nella loro dignità, possa ritrovare la sua bellezza più vera e inestimabile.