Acqua & Anima

Se ci chiedessimo di paragonare l’Anima ad un elemento conosciuto affinché fosse comprensibile il suo ruolo sulla Terra e nella Vita, potremmo azzardarne la similitudine con l’Acqua. Questa è praticamente ovunque, in ogni essere vivente, ma anche quando le creature terminano il loro ciclo vitale l’acqua non scompare, si trasforma, si combina con altri elementi, magari si colora diversamente o muta stato fisico, ma non scompare. E, l’acqua, dotata di grande memoria, porta con sé il ricordo delle vite passate, dei recipienti che l’hanno contenuta, porta con sé la capacità di riconoscere gli atomi con cui legarsi; in ogni piccola goccia di questo straordinario liquido ci sono milioni di informazioni che le consentono di modificarsi. Ma ogni singola goccia di liquido tende comunque a ritornare alla propria origine, ad un bacino più grande. Così i fiumi confluiscono in mare o nei laghi o, se evapora, costituisce le nuvole, fino a ricadere a terra in un eterno ciclo. Anche quando è stata parte di un essere vivente, alla morte di questi trova comunque la strada per tornare al proprio mare. L’acqua compone in buona parte il nostro sangue e il nostro corpo, ha imparato a convivere in viventi delle più disparate nature, è presente e fondamentale in un’infinità di processi chimici. ma oltre qualunque trasformazione è in grado di ricomporsi, di tornare all’origine, quasi subisse un richiamo ed un’attrazione dal luogo in cui infinite gocce partono per poi tornarvi. Qualunque sia stato il percorso individuale che le porterà di nuovo all’Oceano, lì giunte possono dimenticarsi di tutto, purificarsi totalmente. Hanno fatto la loro strada, sono state frutta, fiumi, sangue, orina, hanno nutrito fiori e piante, ed ogni goccia ha assunto tante forme e ha vissuto tante storie, ma alla fine quello che ha fatto in tutta la sua esistenza non è stato altro che ricercare l’ Oceano, e solo lì si renderà conto di essere tornata a casa. Così è l’Anima o Essenza Divina, abita ogni creatura in gocce diverse, attraversa numerose vite, cambia forma a seconda del “recipiente” che la contiene, porta dentro di sé il bagaglio delle sue esperienze, nutre i corpi e le menti. Ma quando la materia muore questa energia non scompare, ma semplicemente si trasforma pronta ad adattarsi ad altre dimensioni, entrando in circolo in un altro contesto, o purificandosi dall’inquinamento dei peccati, dei sensi di colpa, delle frustrazioni. A volte è costretta a rientrare nel ciclo terrestre perché il passaggio successivo sia più puro del precedente. Spesso resta contigua all’abito materiale, tanto forti sono i suoi legami nei confronti di quel vissuto. A volte ristagna lunghi periodi in squallide pozze morali perché convinta che quello sia il suo posto. Altre volte, invece, scorre velocemente alla ricerca del suo mare sperando che l’accolga tra le sue acque in modo da terminare questa corsa. Quando abbandona la dimensione reale, spesso, è spaesata e disorientata, ma istintivamente sa che qualunque cosa succeda, il suo ultimo scopo è quello di tornare all’Energia Madre che l’ha prodotta e sa, inoltre, che questo mare di energia l’accoglierà solo quando sarà pura e libera da ogni contaminazione materiale. Temporaneamente Corpi, Eternamente Anime, la morte non esiste ... [ ... ] ‐ Ensitiv