“Ali di donna”
Malattia che senso hai?
Mi hai fatto scendere dalla giostra
che la vita mi imposta.
Mi hai trasformato il tempo
e tolto tutto come un lampo.
Non è una storia, è un tributo un pò in prosa e un pò in poesia.
A chi?
Alle donne che trionfano, quelle che malgrado la vita tolga, loro continuano ad aggiungere, trovando il sistema per portare avanti tutto e facendo fiorire ogni giorno la vita stessa.
Loro volano, volano sopra tutto, perché non possono permettersi di dare peso ai piccoli fastidi quotidiani.
Noi donne abbiamo molte qualità, si intende, ma la maggiore credo sia quella di anteporre a tutto l’amore.
Quando proviamo l’amore, il resto va tutto sullo sfondo e prendiamo le scelte giuste, che consentono alla famiglia di sopravvivere.
Amore di donna,
amore sconfinato,
nulla è scontato
quando sai di essere amato.
Questo vuole essere un ringraziamento a tutte le donne che ho incontrato nella mia vita e che mi hanno insegnato ad essere chi sono.
Alle donne che incontri nelle sale d’attesa dell’ospedale, con la parrucca ma soprattutto il rossetto, che ridono della colazione e della chemioterapia…e si scambiano consigli sul bar migliore nei pressi dell’ospedale.
Alle donne operate insieme a me, che oggi ti aiuto io ad alzarti e domani mi aiuti tu, ma intanto che aspettiamo l’operazione non finiamo più di raccontarcela la vita, come fossimo dal parrucchiere in attesa della piega.
Alle donne che hanno partorito, che malgrado le ferite si alzano ed accudiscono il loro bimbo.
Alle donne che un figlio non l’hanno avuto, ma che hanno avuto la forza di adottarne uno, affrontando attese, viaggi e tante difficoltà, oltre che pregiudizi.
Alle donne che hanno perso un familiare, e sanno ancora celebrare la vita, in onore di chi non c’è più.
Oggi scrivo per queste donne, per la loro marcia in più, perché soprattutto nelle sale d’attesa dove cerchi di scacciare i pensieri, ne ho conosciute tante.
Qualcuna l’ho rivista e qualcuna la sto ancora pensando, che questo racconto sia un tributo a loro, che volano sopra la malattia.
La vita non sappiamo ciò che ci riserva, ma quello che noi possiamo fare è viverla al meglio.
Nelle donne vedo tanta forza non solo per sé, ma soprattutto per gli altri, abituate a gestire tempo e persone.
Tuttavia qualche volta si dimenticano di sè stesse.
Impegnate a correre nel quotidiano, hanno l’anima imbrigliata dalla mente.
Lasciate il più possibile correre libera la vostra anima, non tenetela imprigionata dai pensieri cupi o dai doveri.
Uscite quando c’è il sole, così come siete, imperfette, ancora con le fasciature.
E così ci tengo a concludere con un augurio
A noi
Auguro di avere e sapere usare il tempo
Auguro di inseguire sempre un sogno
Auguro di essere tutto, donna, madre, moglie
ma anche inventrice, creativa, poetessa
Auguro di avere obiettivi e mai lamentele
Auguro l’arte di sapere volare sopra le difficoltà
quasi a far pensare
che sia normalità,
rendendo trasparente la fatica.