Biglietto prego
Il 791 a questo punto della circonvallazione gianicolense è sempre pieno. Ma Laura per fortuna, stamane ha trovato posto. Seduta, con lo sguardo perso sul traffico mattutino, ripensa alla sera prima, alla pizzata che il compagno le ha proposto.
Ma in pizzeria è tornato a punzecchiarla, a umiliarla. Già, Laura dà una mano ad una vecchina che abitata da sola a via Cornelia; due volte a settimana, 25 euro al giorno e la metà 12 euro e 50 da consegnare al compagno.
Come una tangente, come una penale, come una multa, come un pedaggio … si stanno lasciando, si ci riuscirà, troverà Laura un altro lavoro e riuscirà ad andare via da quella casa, via … lei e suo figlio, Luca, quel concentrato di energia di sei anni per il quale vale la pena provare a resistere a quell’uomo così orribile che in pizzeria ieri sera le ha detto “visto che lavori, potresti una volta tanto pagare tu”; quell’uomo senza morale che, mentre Laura a mala pena balbettava “ma ho solo 12 euro e 50” ha avuto il coraggio di dire “eh io si che sono generoso, ti ho campato per tanti anni … vabbè dammi solo 5 euro, così almeno contribuisci…”.
Quell’uomo che lei ha pensato di amare una volta, le ha detto di fronte alla scelta di una pizza alla diavola “…ma che morta di fame che sei, non potevi prenderti una margherita come me e tuo figlio?”
E stamane, nella sua tasca ci sono appena due euro e 50, 5 li ha dati a Luca per il giro al Planetario con la scuola. Forse era meglio lasciarlo a casa.
Ma sembrava così contento di fare la prima gita con i compagni di scuola. Il padre … per il padre erano solo soldi buttati. Laura sembra sorridere al ricordo dell’entusiasmo di Luca, qualche sacrifico, ancora un po’ di sofferenza e dolore e poi via, via da quella casa …
Biglietto per favore.
La voce del controllore arriva improvvisa, in mezzo a quel sorriso e la precipita nella disperazione. Laura davanti al tabaccaio stamane ha pensato: “me li tengo questi due euro e 50, oggi non lo faccio il biglietto, magari sono fortunata”.
Ma come ha fatto a pensare di esser fortunata!
L’uomo con cui ha vissuto per 10 anni la odia perché pensa che l’abbia tradito (e non è vero), l’ha picchiata, l’ha minacciata con un coltello, le ha tolto le chiavi di casa, le ha proibito l’uso della macchina … e lei per una frazione di secondo ha pensato “potrei esser fortunata”.
Ancora un’altra umiliazione oggi, ancora un altro schiaffo alla sua dignità stamane e ... Dio mio aiutami!
Forse è apparso questo messaggio nei suoi occhi disperati, ormai quasi annacquati nelle lacrime quando la voce dietro "Leggo" ha detto: “signora, prenda … prima le è caduto il biglietto dalla tasca”.
Biglietto prego. Ecco a lei. Grazie signora e buona giornata.
E la voce dietro "Leggo": “ieri sera ho mangiato una pizza con la mia famiglia. Eravamo seduti dietro di lei.”
Il 791 a questo punto della circonvallazione gianicolense è sempre pieno. E non sempre si guarda negli occhi chi è seduto di fronte a noi".