Bull E Cleo - 2 -

La mattina successiva mentre si gustava il meritato riposo domenicale, il telefono: “Sono Eloisa, la seconda, permettimi di darti del tu, si tratta di mia figlia, tu non te ne sei accorto ma ti ha guardato con un certo interesse, siccome è spiccicata a me ed ha la testa dura, stai alla larga da lei almeno mezzo metro!” “Pensi che l’abbia tanto lungo! Non ci sono problemi, non è che la mammina voglia…” Telefono sbattuto in faccia. Alberto non pensava nemmeno lontanamente che questa storia avesse un seguito invece una mattina di domenica, “Cavolo non è possibile dormire almeno un giorno festivo, chi sei?” “Sono Luce, ami la luce?” Alberto si svegliò di colpo, sentiva puzza di guai e non sbagliava.”Carissima, hai una voce dolcissima ma sei una ventenne, peraltro fidanzata, io sono un vecchio trentacinquenne che ama solo le donne sposate, t’è capì.” “Sicuramente mia madre ti ha detto che quando voglio qualcosa la ottengo in tutti i modi, vengo al dunque: sono fidanzata con un compagno di università, è molto ricco e accetta tutti i miei desideri, chiamiamoli col loro nome, capricci ma non vorrei mai avere un figlio che gli assomigli, ho deciso per farti diventare padre di una bambina bellissima, che ne dici.” Gran risata di Alberto: “Forse non hai capito quello che ti ho detto precedentemente, ottengo sempre quello che voglio, che ne dici se affermassi che mi hai violentata, sarebbe la tua fine come maresciallo delle Fiamme Gialle e come uomo, au revoir mon amour, pensaci bene, ti richiamerò.” Alberto si guardò intorno, sicuramente un sogno, solo un sogno poteva essere ma…no si trovava sul suo yacht e la telefonata era vera. Un caffè peggiorò la situazione, decisione: farsi concedere un mese di convalescenza tramite un amico medico dell’Ospedale Militare Celio. “Ciao Antonio, sono Alberto, scusa la telefonata di domenica ma ho bisogno del tuo aiuto, posso venire lunedì in ospedale?” “A disposizione, stai male?”” Ti spiegherò a voce.” Il giorno successivo: “Se le cose stanno come mi dici sei nei guai,  sono psicologo, conosco quel tipo di femmina, la convalescenza te la faccio concedere ma per il resto…” Ritornato sullo yacht prese Cleo e se la portò sul letto, l’interessata incuriosita lo guardava, anche Bull ai piedi del letto, il loro padrone era in crisi. I giorni passavano lenti quando una mattina: “Carissimo ho consultato una mia amica ginecologa, stai a digiuno sessuale per una settimana, fra sette giorni alle nove di mattina sarò da te, ciao.” Alberto saltò pranzo e cena ma capì che non sarebbe valso a niente, doveva affrontare la situazione, in fondo ci poteva scappare qualcosa di piacevole, un figlio? Non era in programma ma tutti, o meglio quasi tutti li hanno e quindi… La mattina prestabilita una moto di fermò nei pressi della barca, una persona con casco ed in divisa di corridore motociclistico, Alberto ritornò dentro ma poi…Maria Luce si era tolta il casco ma era sempre a cavallo di una Ducati Monster rossa, sorrideva la baby…”Salita a bordo: “Un bacio al mio futuro sposo, sei stato a dieta? Lo vedremo subito dov’è il bagno?” Nuda Maria Luce era di una bellezza sfolgorante, corpo da modella, belle tette e sedere.” “Inutile che guardi il mio popò, è off limits, diamoci da fare col fiorellino che è vogliosissimo, fammi vedere... cavolo com’è grosso!” “Se vuoi rinunziamo.” “Niente rinunzia ma sii delicato,  mi doveva capitare  un superdotato!” L’immisio penis fu delicato fino ad un certo punto ma poi il viso di Luce si illuminò di una lunga goduria. “Non è che sai trovare…” Alberto capì che Maria Luce voleva godere col punto G., ritirò a metà il pene in vagina e poco dopo: “Sto godendo alla grande, che bello, bello oh mio dio…resta dentro finchè il tuo coso non si ammoscia ma mi pare che non ne abbia tanta voglia…” Dopo un mese su WatsApp un OK. anonimo, non ci voleva molto a capire. Il giorno successivo una telefonata, era quello di Eloisa due, Alberto  non rispose nemmeno nei giorni successivi. ‘Passa un giorno, passa l’altro più non torna il prode Anselmo.’ Non centra nulla nella storia ma così era passato in mente ad Alberto che, a quel punto forse era un po’ partito di testa. Finalmente un pomeriggio un messaggio: “È nata Flora, è bellissima!” il numero del telefono era quello di Maria Luce. Per un motivo difficile da comprendere Alberto volle far partecipe della notizia  Flora LDP. la quale in risposta: “È nato Alberto anche lui bellissimo!”Alberto aveva fatto il suo dovere di 'inseminatore!  Come ovvio cominciò ad invecchiare, a perdere i capelli ‘calvitia magna dilabuntur’ (un po’ di latino ci sta sempre bene), amante fissa Eloisa uno, Bull e Cleo deceduti erano stati sostituiti da altri due animali della stessa razza, Dario era in pensione sostituito da un certo Amleto. Alberto stanco della solitudine, vendette casa e yacht e si ritirò con cane e gatta in un residence di lusso cercando ogni tanto di accontentare ‘ciccio‘ con una cameriera ma con scarsi risultati, maledicta vetustas!