Delirio al RoToR

Giovedì scorso mi son recato con gli amici al Palindromo RoToR, uno
di quei posti dove ci si può rincorrere da sinistra a destra e viceversa
senza che nessuno si accorga della differenza.
La musica in sottofondo è rigorosamente GaRaG, il liquore della casa
è il VoV mentre i generi alimentari vengono acquistati in esclusiva al
SiDiS.
Per raggiungere il Palindromo RoToR è pratica comune degli iscritti
prendere un treno delle EffE EssE.
Nulla è lasciato al caso qui al Palindromo RoToR, il mio soprannome
qui è NaTaN mentre il mio amico Francesco Apposito che non sopporta
i soprannomi è chiamato No NoN, un altro mio palindromatico amico
che è magrissimo è soprannominato OssO.
Il più figo del gruppo è OtappàtO, si chiama così perché lavora con il
padre nel settore dell' imbottigliamento, i cartelli affissi alle porte dei
bagni recano due acrostici, m.e.n. e w.o.m.e.n. che significano
rispettivamente Mai Entrare Nudi e W OtappàtO, Magari Entrasse Nudo.
Anche Il RoToR ha un proprio acrostico, " Ritrovo Operativo Tattico 
Ossessionati Ricercatori ".
Infatti qui è pieno di IngEgnI.
Il Palindromo RoToR è fornito anche di un bagno per quelli un po' a metà,
qui è facile, c' è scritto o.m.o che sta per OtappatO Misogino Omosessuale.
L' esclamazione più in voga qui è AiAiA ma si usa anche O O.
Per definire i mancini come me si dice SiNiS e pronunciando il numero OttO
si prova una grande soddisfazione anche perché è palindrospeculare
anche in cifra.
Il circolo è gestito da AnnA che organizza gli incontri di calcetto tra il
Palindromo RoToR e la rappresentativa dell' OttEttO, il circolo che cerca
il palindromo perfetto.
Nell' ultimo confronto è finita in parità, oTToAoTTo.