Gli Amorali Felici

Il sole filtrava dalle tapparelle sul viso di Carlotta, fastidoso, uffa era l'ora di alzarsi. Svogliatamente la belle femme mise fuori dal letto i piedi, cercò le pantofole, dove cacchio... sotto il letto.Direttamente in cucina, il caffè per svegliarsi ma che giorno era? Sguardo al calendario: domenica! C...o ritornare a letto? Ormai... dove si era cacciato Alberto (Al per gli amici)? Era proprio rinco: Alberto la domenica si dedicava al motocross, era con la nuova moto, una bestia secondo lui, fonte di guai a parere di Carlotta che già in passato aveva dovuto far da infermiera al beneamato che si era rotto tre costole, mah ognuno ha le sue passioni; il maritino affermava che gli serviva per svagarsi dalla routine di impiegato di banca; in compenso, facendo fuoristrada, si imbatteva in alberi da frutto e nello zainetto entravano, secondo la stagione,  fragranti arance, mandarini, limoni , ciliege, fragole, pere, almeno da quel lato...In bagno accese la radio,  sintonizzata su radio Maria. Figlio di un cane, ambedue erano bellamente atei ma quel sun of the bitch lo faceva apposta per prederla per il c..o, d'altronde la loro relazione era basata anche sul senso dello humor, l'avrebbe ripagato con la stessa moneta.Allo specchio: occhiaie, più vicino allo specchio: erano proprio occhiaie, forse mattutine, i quarant'anni suonati mostravano il loro lato spiacevole ma non poteva lamentarsi: occhi verdi ereditati dalla nonna materna, bel nasino ma soprattutto la bocca dalle labbra sensuali e dentatura perfetta il tutto per un sorriso accattivante e decisamente erotico.Doccia e poi laccatura delle unghie dei piedi. Poca voglia di andare in cucina a preparare il pranzo. Visita nel freeser: un 'condipresto' di pesce avrebbe insaporito le fettuccine, pesce (ovviamente surgelato) al forno, verdure cotte sempre provenienti dal congelatore.Le tredici, di Alberto nessuna traccia,  poco dopo spunta il signore:"Ciao cara, oggi niente frutta, landa desolata." "Sbrigati a far la doccia, è tutto pronto, ho fame.""Mangia, vengo subito."Durante il pranzo la tv mandava in onda una p+rogramma sulla vita di marinai su di un peschereccio, Alberto sembrava preso dal programma, nessuna conversazione.A guardarlo bene anche lui mostrava delle occhaie e sembrava stanco, negli ultimi tempi c'era qualcosa che non andava, anche i loro rapporti sessuali si erano diradati, lui che... a pensare male si fa peccato ma...Carlotta abbandonò i cattivi pensieri e si dedicò alla lavatrice, c'era pure una montagna di panni da stirare, il filippino sarebbe venuto il lunedì che ci pensasse lui, l'avrebbe fatto rimanere più a lungo e poi c'era i compiti di francese da correggere, domenica prossima avrebbe prenotato in un agriturismo.Pomeriggio noioso, c'era pure la formula uno e chi staccava il beneamato dal televisore come pure per la squadra della Roma, tifoso accanito, dove era finito l'Alberto premuroso, affettuoso, sorridente, era così per tutti i matrimoni? Il non aver avuto figli (dipendenva da Carlotta) doveva essere un motivo per sentirsi più uniti ma negli ultimi tempi...Carlotta si recò nel salone, si mise a stirare, voleva allontanare i pensieri spiacevoli, aprì il balcone, stava imbrunendo: il solito spettacolo della costa calabra illuminata, le navi della 'Caronte' che traghettavano le auto da Messina a Villa S:Giovanni. Quella visione era uno dei motivi che l'avevano indotta ad acquistare quella casa sulla strada panoramica. Al sul divano appisolato, Carlotta si dedicò alla correzione dei compiti.Cena: scatoletta di tonno, spinaci surgelati lessi, frutta non le andava proprio di impegnarsi in cucina, non era dell'umore giusto. Tutto nella lavastoviglie."Vado da Rossana."Uh uh di Massimo.Rossana occupava un appartamento nella stessa scala, anche lei non aveva figli, ogni tanto si facevano compagnia facendo la maglia, loro comune passione.Il marito, Alessio,era ferroviere viaggiante sui vagoni letto, restava fuori casa anche giorni interi e così la due signore erano divantate amiche.Rossana, casalinga, aveva circa la stessa età di Carlotta ma fisicamente erano molto diverse, la prima decisamente mediterranea: capelli corvini, lunghi, occhi di un profondo nero, naso piuttosto pronunziato, bocca carnosa, fisico atletico (era stata giocatrice di pallacanestro), aveva qualcosa di piacevolmente mascolino.Rossana accolse Carlotta con la solita cordialità, si sedettero sul divano del salone, gustarono dei dolcetti fatti in casa (Rossana in cucina era proprio brava), un limoncello, liquore poco alcolico ma di sicuro effetto se bevuto in buona quantità come stava accadendo quella sera alle due signore.Rossana era in vestaglia che lasciava scoperte le sue lunghe gambe, non faceva nulla per coprirsi e si intravvedevano degli slip rossi."Pensavo che la biancheria intima rossa si usasse nelle feste natalizie, siamo a giugno...""Ho pure il reggiseno rosso, guarda..."Rossana misura di seno due scarso, Carlotta quattro."Andiamo in terrazzo, comincia a fare caldo."Rossana aveva cinto le spalle di Carlotta con le braccia. rimiravano il panorama senza parlare.Pian piano una mano di Rossana di era insinuata nel reggiseno di Carlotta:"Il mio non è gran che ma è molto sensibile, prova a toccare il capezzolo, diventa subito duro."Carlotta era come in trance, si era ritrovata in mano due tette sode dovute alla ginnastica  (l'interessata frequentava una palestra) ma non si era ribellata, una sua mano  si immerse nel sesso dell'amica, un folto boschetto e dentro una natura bagnata, prese a toccarle il clitoride, a lungo, sin quando Rossana:"Basta, ho goduto." seguito da un bacio in bocca, un vero bacio, profondo, sensuale, lunghissimo.Rossana  non si era fermata alla bocca, le sue labbra avevano raggiunto il seno di Carlotta, una mano era scesa sul suo 'fiorello' sino a quando anche lei...Rossana aveva preso ad accarezzare il viso di Carlotta, era accaduto qualcosa di assolutamente inaspettato."Ciao, torno a casa."Carlotta, frastornata, si sentiva addosso il profumo dell'amica, si mise sotto la doccia, Al era a letto che leggeva la 'Gazzetta dello Sport'."Rossana che fa, c'era il marito?" "No, Alessio ha telefonato, era a Milano, vedi talvolta accadono fatti imprevisti e imprevedibili, possono lasciare il segno...""Sei criptata.""Non so quello che dico, buonanotte."Le due amiche in seguito si erano incontrate nel portone d'ingresso, nessun accenno a quel fatto..., delle due sicuramente la più colpita era Carlotta, qualcosa era cambiato in lei ma non in Rossana, forse non era la sua prima esperienza omo.Un pomeriggio Rossana bussò alla porta di Carlotta:"Posso entrare? Non fare quella faccia, sin dall'antichità esistevano rapporti lesbo, ne è piena la letteratura, non pensare che non mi piacciano gli uomini!" "Ho scoperto un mondo nuovo, permettimi di essere un pò scioccata anche se sinceramente la cosa non mi è dispiciuta, mi pare di aver tradito Alberto, d'accordo mi dirai che il rapporto con una donna non è infedeltà...""Non pensi che anche lui in fatto di infedeltà...""A questo punto mi sembra tutto possibile anche se...""Voi siete due persone aperte, anticonformiste, parlane con tuo marito.""Sono confusa...""Voglio farti una proposta indecente come in quel film, vuoi partecipare a un mio banchetto erotico col mio amante maschio, è un bell'uomo, piacerebbe anche a te.""Troppo complicato anche se hai smosso la mia curiosità."E come se l'aveva smossa la sua curiosità, Carlotta cercò di immaginare la sua amica tete a tete col suo amante, questo pensiero stranamente la eccitava, sino a poco tempo prima la sua vita le sembrava monotona, ora...Un pomeriggio: "Vieni a casa mia, ci sono delle novità, domani pomeriggio ho appuntamento a casa mia col quel tale di cui ti ho parlato..."Carlotta si trovò a dire:"Va bene ma non voglio partecipare, farò la guardona se ti va." "D'accordo starai in cucina, ho un apparecchio interfono di quello che si usa per controllare i bambini da un'altra stanza, sentirai sentirai solo le voci, scendi alle quattordcii e trenta, lui arriva dopo mezz'ora."Carlotta non aveva problemi, quel pomeriggio Alberto  era in banca sino a tardi, puntualmente scese dall'amica all'ora stabilita, provarono l'apparecchio, funzionava."Una cosa mi devi promettere, qualsiasi cosa accada non devi muoverti dalla cucina, giuramelo.""Non capisco questo tuo tono melodrammatico, te lo prometto, non mi muoverò."Dalla cucina Carlotta sentì suonare il campanello dell'ingresso poi passi sino alla camera da letto."Sono arrapatissimo, vado in bagno."Le voci giungevano arrochite, l'apparecchio non era dei migliori."Voglio saltare i preliminari, girati di spalle!" "Quanta fretta, prima vorrei un cunnilingus.""Lascia stare la tua cultura classica, lo sai che ho studiato ragioneria." "Il cunnilingus è parola riportata anche in giurisprudenza, dovresti conoscerla."Era chiaro che Rossana si stava bellamente prendendo gioco dell'amante il tutto per far dilettare l'amica ascoltatrice."Meledizione spigamelo tu sto cunn... cunn...""Allora preferisci una fellatio?""Qui c'è qualcosa che non va, non so nemmeno che cos'è sta fell..."Un lungo silenzio, il maschietto doveva aver mostrato a gesti i suoi desideri."Ho capito vuoi 'incedere intra tergas'? Ti è sempre piaciuto, mi hai detto che con tua moglie non è possibile perchè soffre di emorroidi, le 'tergas' sono il mio delizioso popò!" Dopo la spiegazione stava accadendo qualcosa di concreto perchè nessuno profferiva parola, solo dei mugolii.Carlotta era curiosa di sapere se il signore era entrato 'intra tergas' cosa che non doveva dispiacere alla sua amica dato che la moglie del cotale... A proposito anche lei aveva lo stesso problema, mah le coincidenze."Aspetta nel comodino prendo un vibratore, me lo passo sul clitoride, doppio gusto!" Rossana si dimostrava molto attiva, una vera porcona, voleva provare tutte le sensazioni.Dopo un "Che bello" da parte del maschietto, la situazione si era normalizzata nel senso che ambedue si stavano concedendo un 'post ludio' come avrebbe detto Rossana."Dove hai posteggiato la moto, non vorrei che tua moglie...""Non c'è pericolo, ho messo la Harley sulla strada, non si vede da casa mia."Una fitta al cuore di Carlotta, anche Massimo possedeva quella moto e anche lei soffriva di emorroidi... il suo istinto era quello di entrare in camera da letto ma, ragionandoci sopra, preferì evitare e calmarsi, comprese allora la richiesta della sua amica di non spostarsi dalla cucina qualsiasi cosa fosse avvenuta.Aveva bisogno di una bicchiere di acqua fresca, aprì il frigorifero niente minerale solo vino bianco e birra, optò per quest'ultima.Dall'interfono capì che la 'pugna' era ripresa, Rossana voleva farla partecipare."Mi metto 'sicut ovis' vuol dire a novanta gradi così lo sento sino in fondo, stacci a lungo."La prima bottiglietta di birra era finita, Carlotta ne aprì una seconda, poi un terza e già ne sentiva l'effetto, ormai era quasi certa che dall'altra parte ci fosse suo marito.Si era seduta ed aveva appoggiato le braccia sul tavolino appogiandovi la testa, forse si era appisolata quando sentì una mano carezzarle i capelli, dinanzi a lei c'era Rossana sorridente."Ti sei goduta la sceneggiata, era tutta per te."Carlotta aveva la bocca impastata:"Mi potevi avvisare, stavo per venire in camera da letto, non sei stata sincera, non sei mia amica!" Rossana ne approfittò per incollare le sue labbra su quelle dell'amica, un lungo bacio con 'admittionis linguae' come avrebbe detto lei."Sei troppo imbambolata non combinare guai quando rientri a casa, non servirebbe a nulla, una scopata non può modificare il vostro rapporto, una decisione sbagliata potrebbe compromettere la vostra unione, mi racccomando." "Io mi domando cosa ne è del tuo matrimonio.""Alessio è un veneto buono, affettuoso, comprensivo, molto ingenuo, gli voglio molto bene, da me accetta tutto, stiamo bene insieme, cerca di guardare la situazione a volo d'uccello.""A proposito d'uccello comè quello di mio marito, con me non lo usa da tanto tempo."Non l'userò più se non col tuo consenso, vorrei avere con voi un rapporto affettuoso, anticonformista."Rientrato a casa Alberto si rifugiò sotto la doccia, saggia decisione."In ufficio una giornataccia, una rottura di scatole una dopo l'altra, in questo momento la borsa va su e giù."Pensiero di Carlotta:"Anche tu poco fa andavi su e giù maledetto porco!" Cena tranquilla, ovvio addormentamento di Al sul divano."Va a letto a riposarti delle fatiche bancarie!""Hai ragione, una proposta: il fine settimana lo passiamo a Cefalù in quell'albergo sul mare come in viaggio di nozze, mancano solo due giorni."Il pomeriggio seguente al telefono:"Dimmi Carlotta...""Il bel tomo ha fatto l'attore, cena e poi a letto, mi ha promesso un week end a Cefalù. speriamo che riprenda le forze, anch'io vorrei la mia parte escluso 'l'intra tergas' per i motivi che tu sai.""Stasera ritorna Alessio, mi fa tenerezza come un figlio, forse è per questo che l'ho sposato, mi sento di proteggerlo dalle cose del mondo, come ti ho detto è l'ingenuità in persona. Mi sento molto vicina a te ed a tuo marito non è solo una questione fisica ma qualcosa di più profondo, anche per me è una situazione mai provata ma molto piacevole, spero che tu riesca a sintonizzarti col mio pensiero." "Non è facile, ci proverò."In macchina il viaggio era piacevole propriziato da una giornata piena di luce, in sottofondo la voce  sensuale di Diana Krall la cantante preferita da Al, un'atmosfera distesa, lui sorridente, ogni tanto baciava affettuosamente la mano dell'amata, guidava lentamente per gustare il panorama.Pranzo e poi passeggiata sul lungomare circondati da giovani allegri e vocianti, Carlotta provava sentimenti contrastanti, si può essere anticonformisti ma non era facile non ricordare quanto recentemente avvenuto, cinse con le braccia la vita di suo marito, via i cattivi pensieri, camminarono a lungo senza parlare."Sono un pò stanca, ritorniamo in albergo anche tu recentemente hai passato brutte giornate..."Al era impallidito, guardò in viso Carlotta, che avesse intuito qualcosa della sua avventura, decise di non incontrare più la sua amante.A letto baciò appassionatamente sua moglie come non aveva fatto da molto tempo, si soffermò a lungo sulle deliziose tette forse in ricordo di quelle più piatte dell'amante, un rapporto fisico come non aveva avuto da molto tempo.Dopo il rientro in sede i rapporti fra le due signore erano mutati, quando si incontravano da parte di Carlotta un gelido saluto per far comprendere che la loro amicizia doveva considerarsi giunta a termine.Una mattina:"Carlotta non chiudere il telefono, sento il bisogno di parlarti. Mi è accaduta una cosa strana che mi è difficile esternare, forse non capirai come non è stato facile anche per me analizzare la situazione e comprenderla, la mia vita è stravolta.Ho sempre pensato che i rapporti omosessuali fossero puramente fisici ma mi sono ricreduta in base alla mia esperienza: da quando sono stata con te non desidero altro che starti vicino, sei entrata nel mio cuore e nella mia anima, di giorno ti parlo come se fossimo vicine, di notte sei sempre nei miei sogni, percepisco spesso dolori alla pancia, in casa sono sempre truccata e in ordine sperando in una tua visita, sono psicologicamente prostrata, vorrei almeno vederti, non voglio una tua risposta immediata..." "Sono anch'io confusa, sarebbe una sconvolgimento della mia vita, lasciami del tempo per ora non so dirti altro."I giorni passavano, Carlotta non si sentiva di riprendere i rapporti con Rossana, troppo scompiglio nella sua mente, anche Al se ne era accorto ma aveva preferito non chiedere spiegazioni.Un pomeriggio Carlotta scorse in terra, all'ingresso, una busta; la posta veniva depositata all'ingresso e se v'era una raccomandata il postino citofonava e allora? Gran sorpresa, uno scritto a mano: 'Chi ti fa soffrire? Chi ora fugge presto ti inseguirà, chi non ti ama presto ti amerà anche se non vuole, Saffo.'Un attacco diretto, disperato...Carlotta si sdraiò su una poltrona del salone, cercava di cacciare dalla mente l'immagine dell'amica angosciata, guardava il panorama che sembrava avvicinarsi per poi allontanarsi, chiuse gli occhi...Passò del tempo, non aveva le forze di alzarsi, quello ascritto della poetessa greca l'aveva colpita, erano parole di disperazione ma non riuscì a prendere il telefono per contattare Rossana, proprio non se la sentiva.Il tempo che passa lenisce i dolori ma era un non senso per Rossana che deperiva di giorno in giorno. Alessio, preoccupato, aveva ottenuto quindici giorni di ferie per stare vicino alla consorte che si stava lasciando andare ogni giorno più triste e depressa. Il medico di famiglia, interpellato, non era riuscito a riscontare un vera causa di quei malori, forse si trattava di depressione ed aveva prescritto dei medicinali. Gli eventi precipiterono una notte: un'ambulanza a sirene spiegate era giunta sotto l'ingresso principale destanto la curiosità degli inquilini. Gli infermieri erano giunti al piano di Rossana e l'avevano caricato in barella ripartendo in gran fretta."Carlotta che può essere successo a Rossana, sai se avesse problemi di salute, più tardi telefonerò ad Alessio per avere notizie."Al mattino Alessio fu circondato dagli abitanti della scala che domandavano notizie, affermò che forse la moglie, non riuscendo a dormire, aveva esagerato con i tranquillanti,ora stava meglio.Il telefono:"Sono Alessio, Carlotta ti dispiace venire a casa mia, non vorrei parlare per telefono."Carlotta era perplessa, non immaginava il perchè di quell'invito o forse si..."Noi non abbiamo molti amici, Rossana in ospedale si sente sola, penso che le farebbe piacere una tua visita , puoi andare anche fuori orario, chiedi del primario, è mio amico." "Al vorrei andare a trovare Rossana, mi accompagni?" Rossana era in una stanza con quattro letti, gli altri tre occupati da persone anziane, stava sonnecchiando, si svegliò quando Alberto le prese una mano.Era irriconoscibile, occhi infossati, il viso cereo, dimagrita."Sono inguardabile, se mi aiutate a scendere dal letto andiamo a parlare altrove."Con l'aiuto dei due coniugi Rossana si sedette sul divano di un salottino, nessuno profferiva parola."Vogliamo che ritorni a casa, ti riprenderai meglio che in ospedale, ti starò vicina."Carlotta si era sbilanciata, aveva compreso quale fosse il problema della sua amica, le sue parole ebbero un'effetto immediato, Rossana abbracciò entrambi, era rinata."Voglio tornare a casa subito, vado dal primario."In macchina Rossana accese l'apparecchio radio, cercò della musica allegra, sorrideva di continuo.A casa Alessio mostò tutto il suo stupore, abbracciò la moglie e ringraziò gli amici."Al hai nulla da dirmi, vorrei fare un bagno di sincerità anche se potrebbe essere complicato per entrambi." "Non vorrei che la sincerità possa portare delle ombre sul nostro rapporto, fino a che punto la verità potrebbe distruggere il nostro legame, per me perderti sarebbe la fine." "Dipenderà da noi, sono a conoscenza del tuo incontro con Rossana, ero sul punto di parlartene quando è accaduto qualcosa di inspiegabile che ha coinvolto anche la mia persona, Rossana ha preso l'iniziativa ed abbiamo avuto un rapporto lesbo. Pensavo che fosse cosa di una sola volta ma lei si è innamorata di me, mi ha anche inviato una poesia di Saffo, le cose sono a questo punto.""Alessio che parte ha?""Lo sai che è un ingenuo, certe cose non le pensa nemmeno lontanamente, il problema è tra noi tre, vogliamo essere una coppia aperta e fare felice Rossana oppure...""Per me va bene." "Certamente brutto maiale avresti a disposizione due fanciulle che fanno l'amore fra di loro e tu ti sollazzi con entrambe, vorrei sapere se lo faresti con un altro uomo." "Cerco di essere sincero anche con me stesso, tu sei la sola donna di cui mi sia innamorato, quando ti guardo sento in me tanta dolcezza, anche se talvolta mi sono preso qualche licenza era solo una questione sessuale, devi credermi." "Allora facciamo felice Rossana, forse anche a me è piaciuto il rapporto fisico con lei ma ne avevo paura."Carlotta e Al stabilirono il primo incontro ufficiale a casa loro, di sera, dopo una cena intima.La due signore provvidero alle cibarie, ognuna mise mano al proprio repertorio culinario, il più felice era Alberto, unica regola: niente sesso sino alla fine della cena.Rossana si era presentata con un vestito molto sexy di un celestino molto trasparente, Carlotta non fu da meno con una camicietta ampiamente scollata che lasciava vedere la sua supremazia in fatto  di seno. Un'atmosfera irreale, Alberto aveva messo un CD di musica indiana molto languida, qualcuna aveva barato perchè aveva infilato il suo piede sul coso di Massimo che, forse per l'atmosfera sensuale era ben duro sin dal primo momento, Al aveva ricambiato accorgendosi che la dirimpettaia aveva dimenticato le mutandine.Torta gelato con un brut italiano, fine della prima parte.In un bagno le damigelle nell'altro Massimo che all'uscita trovò le due signore gia spaparazzate nel letto, il suo posto al centro ma ci rimase poco perchè si ingarbugliarono subito in quanto le dame, su iniziativa di Rossana, si stavano esibendo in un plastico sessantanove.Massimo si infilò nella prima 'gatta' a portata di mano ma la gran voglia lo portò ad un finale precipitoso... si mise allora all'ascolto delle due signore che se la godevano alla grande.La battaglia per lui riprese quando il suo coso fu circondato da due labbra ardenti che presto lo fecero rimettere in sesto per un'altra pugna, stavolta sul retro che manco a dirlo era quello di Rossana la quale aveva in bocca una tetta di Carlotta...Erano circa le due quanto decisero che l'abbraccio di Morfeo fosse la degna conclusione di quella bella serata. Analizzando la situazione il loro cos'era anticonformismo? Sicuramente ma c'era qualcosa di più, forse Al e Carlotta si illudevano che i loro rapporti non fossero cambiati ma forse non era così. Sicuramente la più appagata era Rossana perchè poteva dar sfogo alla sua vera natura, Alberto se la godeva alla grande perchè aveva sempre a disposizione quello che desidera da sempre: il popò dell'atletica amante, Carlotta?
Neanche l'interessata riusciva a comprendere la sua accondiscendenza, aveva la sicurezza dell'amore del marito e allora perchè quel rapporto lesbo, forse era anche quella la sua natura ovvero... in fondo non aveva importanza, il menage andava avanti alla grande, unica regola: la notte ognuno nel proprio letto e, naturalmente, niente contatti all'arrivo di Alessio che non ritenevano potesse essere della partita no che a Carlotta dispiacesse anzi era un bel fusto biondo (a lei erano capitati solo mori), era un pò curiosa ma quel che più la frenava era che il tale era religioso, la domenica non mancava mai alla messa, esclusione dovuta.L'estate, l'autunno e poi l'inverno non avevano mutato le abitudini sessuali del trio, qualcosa cambiò durante le feste di Natale: Carlotta aveva conosciuto un ufficiale del Circolo di Presidio, padre di un suo alunno, il quale, preso forse anche dal fascino della professoressa di suo figlio, le fece pervenire degli inviti per il cenone e per il ballo di capodanno.Maschietti in smoking, femminucce: Rossana fasciata da un tubino nero, Carlotta in vestito blu con ampia scollatura che metteva in mostra quello di cui più orgogliosa: il seno perfetto di cui non si vedeva solo il capezzolo.Malvista dalle signore (la maggior parte vetuste) aveva attirato l'attenzione di vari ufficiali specialmente di quelli più avanti d'età che facevano la fila per invitarla a ballare.L'interessata inorgoglita e sorridente non si sottraeva e così Alberto ed Alessio erano costretti a scambiarsi Rossana come compagna di ballo.Poco prma della mezzanotte Alessio prese per mano Carlotta:"Col permesso di Massimo voglio iniziare il nuovo anno ballando con te."Nessuno si oppose e così quell'inedita coppia si tuffò nell'arte di Tersicore sin quando, dopo circa mezz'ora, trascorsa la mezzanotte, l'orchestra si prese un meritato riposo."Rossana ed io andiamo ad incipriarci il naso alla toelette." "Rossana è accaduto qualcosa che definirei strano: tuo marito o aveva visto il film in cui Vedone si metteva del cotone nei pantaloni per mostrare di avere...""Non te l'ho detto prima ma mio marito ce l'ha molto grosso di natura, mi ha detto che a scuola lo chiamavano John Holms che, mi ha spiegato, era un attore porno particolarmente dotato." "D'accordo ma per tutto il tempo del ballo ce l'aveva sempre in posizione eretta e, sfacciatamente, si strofinava a me ad occhi chiusi, ad un certo punto ho pensato che avesse goduto, non è poi quel santarellino che vuol apparire.""Il fatto che sia religioso non vuol dure... molto probabilmente gli sei sempre piaciuta ma non l'ha mai dimostrato, alla prima occasione ne ha approfittato per... ma scusa a te piace?"