Guarda chi si vede!

Massimo Anelli stava leggendo in un libro di filosofia, il concetto del caso: ‘Per caso s’intende ciò che contraddistingue un avvenimento senza causa definita o identificabile contraddicendo la teoria deterministica che assegna ad ogni accadimento una precisa causa.’ “Ginevra senti stà teoria sul caso…” Lascia perdere la filosofia, aiutami a sistemare le valige, dobbiamo arrivare a Lipari, cò stò traffico minimo dieci ore!” Ginevra era un tipo pratico, puntuale negli orari al contrario del marito che proprio non sapeva cosa fosse la precisione. Finalmente dopo averli chiusi e sistemati nel bagagliaio della A.R. Giulietta, Massimo percorse la via Appia, poi il Raccordo Anulare ed infine si immise nella autostrada per Reggio Calabria, nessuna buona novità: more solito cantieri aperti con deviazioni su una sola corsia, lunga fila di TIR. Massimo se la stava prendendo con calma: “Caro per favore fermati alla prossima piazzola di sosta, voglio guidare io.”Il maritino fu contento della decisione di Ginevra, aveva dormito poco la notte. La consorte mostrò subito la sua abilità nella guida, sorpassava tutti le auto in fila sulla destra, si fermò solo nell’area di servizio a Salerno per far benzina. “Pensa che avremmo messo qualcosa sotto i denti!” “Che ne dici di qualche parolaccia…lo sai che dovremo imbarcarci a Villa San Giovanni su una nave traghetto sino a Messina e poi in autostrada per giungere a Milazzo!” Max accettò la lezione, ormai era abituato alle sfuriate, in fondo benevole di Ginevra. L’aveva conosciuta dieci anni prima a Roma in una riunione danzante in casa di amici, se ne era innamorato subito: castana, capelli lunghi sino alle spalle, fisico da modella, poco seno, grandi occhi grigio dorati, viso bellissimo anche quando si inc…va come in quel momento. “Se vuoi riposare mi fermo e così potrai sdraiarti sul sedile posteriore.” Proposta subito accettata, Max addirittura si addormentò risvegliandosi per un bisogno fisiologico a Villa San Giovanni dove andò nella toilette dell’area di servizio. Ginevra aveva abbandonato momentaneamente la Giulietta ed era scesa per acquistare il biglietto per traghettare, grande strombazzamento degli automobilisti decisamente arrabbiati che erano sulla corsia dopo di lei. Imbarco sulla ‘Caronte Tourist’, bellissimo lo spettacolo della Sicilia che si avvicinava, incrocio con altri natanti, saluti reciproci da parte dei comandanti con ripetuti suoni di sirene. Scesi dal traghetto altra furbata di Ginevra che cambiò corsia ed arrivò prima degli altri automobilisti alla fine del ‘serpentone’ per poi raggiungere l’autostrada Messina – Palermo, uscita a Milazzo, arrivo sul molo. “Vado a fare il biglietto, se possibile resta in auto non combinare i soliti casini. “ In fila dinanzi a lui Max riconobbe un vecchio compagno di scuola, si era proprio lui Riccardo Martini. Erano stati nella stessa classe di ragioneria sino al diploma e poi lui si era arruolato in Finanza, Riccardo aveva vinto un concorso alle Poste di Bari. “Indovina chi ti ha messo le mani sugli occhi.” “Sarà il solito stronzo…vedi che ci ho indovinato, è un piacere immenso rivederti dopo venti anni, sei invecchiato!” “Un abbraccio fraterno e poi ritorno alla proprie auto, Riccardo s’avvicinò ad una Jaguar, presentazioni di rito delle relative consorti.” Ginevra Manno piacere”, “Carmela Muzzopapa lieta” Arrivati a destinazione con la M/N ‘Eolo’ al molo di Lipari i due ottennero indicazioni da parte di un vigile come raggiungere gli alberghi ‘Bellavista’ e ‘Sottomonastero’ in cui avevano rispettivamente prenotato una camera, successivo appuntamento sulla piazza del capoluogo Eoliano. I quattro si erano rinfrescati, sedettero su una panchina e poi Massimo: “Anni addietro ho prestato servizio qui a Lipari, quello è il ristorante Filippino, a suo tempo lo frequentavo, ho conosciuto il vecchio titolare che penso sarà morto.” Entrarono nel locale, c’erano tre ragazzi che li salutarono, erano i nipoti, anche il loro padre era deceduto. Massimo si presentò, i tre fratelli gli fecero festa, un amico del padre e del nonno! Più tardi i quattro sedettero ad un tavolo all’aperto, furono serviti personalmente da Bartolo, da Antonino e da Rosario che li invitarono a mangiare anche nei giorni successivi sia a pranzo che a cena, prezzo speciale per loro. Passeggiata digestiva con visione delle altre Isole Eolie. Massimo: “In passato ricordo che molti villeggianti erano come dire ‘irregolari’, fanciulle deliziose con uomini maturi anche coppie gay, è l’aria delle isole che induce alla trasgressione.” Carmela prese la palla al balzo e dimostrò il suo carattere aggressivo: “Proposta in inglese (io insegno lingue) che ne dite di una wife swapping?” Massimo piuttosto perplesso: ”Da gentiluomo penso di lasciar decidere alle signore…” Ginevra e Carmela si guardarono in faccia e presero a ridere poi si abbracciarono, patto concluso. ‘Lento pede’ le neo coppie si avviarono agli alberghi con un moto di sorpresa da parte dei concierge per lo scambio delle mogli, solo un attimo, nella loro carriera sicuramente ne avevano visto delle belle! In camera all’inizio Massimo a Carmela si misero al balcone, uno spettacolo romantico, una luna piena faceva intravedere le isole più vicine: Salina e Vulcano. Nessun imbarazzo da parte di Carmela: “Caro sono spiacente ma ho le mestruazioni, quel furbacchione di Riccardo lo sapeva ed a quest’ora se la sta ridendo alla grande godendosi la tua dolce metà!” Massimo non fece commenti, Carmela era piuttosto robusta di fisico e dalle tette piuttosto grandi, gli venne in mente il pensiero filosofico sul caso, pareva fatto apposta rispetto alla sua situazione: “Cara sono stanco per aver guidato da stamattina, buona notte!” Carmela era quella dell’ultima parola, sapeva benissimo che Riccardo l’aveva sposata per i suoi beni ma non voleva farsi sfuggire l’occasione di ‘farsi’ Massimo che le piaceva fisicamente molto. Gli si avvicinò, da dietro prese a baciargli il collo e poi lo rigirò impossessandosi della sua bocca per scendere sempre più in basso sino a ‘ciccio’ che, svegliato in piena notte fece il suo dovere col classico alza bandiera e relativa eiaculazione ben accetta da parte di Carmela che alla fine: “Ce l’hai più grosso di mio marito ed anche lo sperma ha un sapere migliore, alla fine della gita ti proporrò uno swapping di altro genere.” La curiosità doveva essere rimandata alla fine del soggiorno a Lipari. Molto migliore la situazione di Riccardo con Ginevra, le longilinee erano le sue preferite e la moglie del suo amico si stava dando da fare in campo sessuale, dopo il classico pompino con ingoio, entrata trionfale nella gatta bagnata per un cunnilingus ed infine anche nel popò, forse Ginevra voleva provare un altro ‘marruggio’ oppure vendicarsi del marito che aveva accettato quello scambio, fatto sta che Riccardo se l’era goduta alla grande. La mattina seguente al bar solo un caffè, alle tredici li aspettava un pranzo con le specialità siciliane ed eoliane in cui spiccava il sapore dei locali capperi. Vino bianco Tenuta Castellaro molto aromatico ma non dolce come la Malvasia. Il pomeriggio Carmela fremeva, finite le mestruazioni voleva partire subito all’attacco ma dovette rimandare il tutto sino alla sera. A letto si esibì alla grande, ne fece di tutti i colori se così si può dire in fatto di sesso, nessun suo pertugio fu risparmiato, ‘ciccio’ si fece onore ma a metà notte: “Il mio amico ha dichiarato forfait…notte!” Anche la cosina era decisamente arrossata. Una gita a Rinella nell’isola di Salina fu di intramezzo al sesso, Massimo da vicebrigadiere aveva comandato il locale distaccamento, ritrovò il padrone di un ‘store’ ritornato a suo tempo in Italia dopo essere emigrato in America, l’interessato non lo riconobbe. Stavolta fu Ginevra che meravigliò gli altri tre: “Di solito non ho la faccia tosta soprattutto in fatto di sesso ma…che ne dici Carmela di passare una notte con i propri mariti?” L’interpellata sicuramente non era d’accodo ma fece buon viso…ma mandò Riccardo in bianco. Massimo e Ginevra nella loro camera di hotel si fecero delle matte risate, il concierge anche per la sostanziosa mancia rise anche lui, contenti loro! A tavola Carmela dinanzi a Ginevra fece la faccia di sconsolata, in fondo per lei si trattava più di un’avventura, Massimo gli era entrato…anche nel cuore. Prima di imbarcarsi nel traghetto per ritornare ‘ai propri lidi’una sorpresa da parte di Carmela: “Se ce lo permetterete verremo a trovarvi a Roma con una nuova Jaguar, sarà un regalo per Massimo, a Ginevra un braccialetto d’oro con brillanti, ve li siete meritati. Col vostro assenso noi torneremo a casa nostra con la Giulietta, all’interno ha il vostro profumo, amici per sempre.” Un bacio profondo da parte di Carmela a Massimo e di Ginevra a Riccardo, un anticipo prima del prossimo loro incontro!