Il genio

Riccardo era nato ‘al limite’ della menopausa materna, c’é un detto che i figli concepiti in tarda età siano più intelligenti dei ‘normali’, forse risponde a verità, Riccardo ne era la prova. Il piccolo mentre ciucciava il latte materno talvolta lasciava la tetta per guardasi intorno e solo quando aveva ‘esplorato’ tutto il circondario ritornava al seno materno. All’asilo era diventato un ‘aedo’ con le canzoncine a lui insegnate dalle maestre. Già alla seconda elementare aveva imparato a memoria tutto il sussidiario sino a quello alla quinta classe. La Scuola Media era stata per il cotal genio una ‘passeggiata’, L’iscrizione al Liceo Classico ‘Albertelli’ un ovvio sbocco scolastico, in poco tempo latino e greco, erano diventate sue seconde lingue. Durante una gita scolastica in Grecia aveva stupito degli studenti ateniesi chiedendo loro informazioni in greco antico lingua da loro non perfettamente conosciuta, la notizia era stata riportata da un giornale locale. Al ritorno a Roma della comitiva il bidello Luigi, vecchio furbacchione in buoni rapporti con Riccardo cercò di metterlo al corrente delle novità scolastiche e non di via Daniele Manin ove erano ubicate sia la scuola che l’abitazione che Rick aveva preso in affitto. “Gigi so ‘mbriaco de chiacchiere, rimannamo a domani, niente cena ho mangiato a bordo, me devo fa ‘na dormita…’na dormita…per favore portame la Abarth in garage.” Riccardo fu smentito quasi subito da un bussare furioso alla sua porta d’ingresso, davanti c’era un Gigi senza fiato: “Scusame ma è ‘na cosa urgente…ar piano sopra ‘ar tuo ‘n nipote sta vennendo ‘n attico de ‘na vecchia morta dè recente per ‘na cifra ridicola: 150.000 €uro, lo sta compranno un vecchio spilorcio ebreo che ha convinto un nipote che ce sò ‘n sacco de lavori da fà, i sordi si non ce l’hai te li do io, ho venduto casa mia ar paese, è ‘n’affarone, aspettame ‘nattimo vado a prenne la grana.” Riccardo ancora imbambolato vide arrivare Gigi con una gran busta con dentro i promessi 160.000 €uro che passò a Riccardo, il quale finalmente sveglio, resosi conto dell’affare, presa in mano la situazione riuscì a convincere il nipote della morta.”Ammazzate mo sei ‘er padrone de n’attico.” “Io non sono padrone di niente, è il tuo.” “Bonanotte, a domani.” Il sonno se n’era andato, Rick girò per tutto l’appartamento, era completamente ammobiliato con mobili antichi un affare rocambolesco! “Caro Gigi stanotte non ho dormito, non ti domando dove hai preso la grana, so che sei una persona onesta, ti do i documenti della casa, faremo una festa per celebrare l’avvenimento.” Poco dopo la conversazione passò dinanzi a loro un capitano dell’Esercito in divisa, impettito pieno di arie. “Penso che lei sia nuovo del palazzo, sono il capitano Lauro…” “Stavo dicendo a Luigi che è mia intenzione festeggiare l’acquisto dell’attico, lei è il primo invitato.” “Benissimo, ricambio l’invito, io sono istruttore di tiro al bersaglio, il Poligono si trova a Porta Neola, domani mattina sarò lì con il mio battaglione, potrei passare a prenderla con la mia Range Rover.” Felicissimo, alle sette sarò pronto.” Sparito il capitano Felice si fece delle matte risate mettendo in funzione l’indice ed il mignolo della mano destra tipo lampeggio…Lauro faceva parte dei cuckold! “Questa è una Beretta calibro 9, ce l‘hanno in dotazione sia l’Esercito che le forze di Polizia di Stato, guardi come si usa, miro al bersaglio di sinistra.” Sette colpi poi la soddisfazione del capitano Lauro: “Sono ancora abbastanza in gamba, ora provi lei.” “Veramente…”Non faccia il modesto…” Rick senza prendere la mira scaricò i sette colpi del caricatore nel bersaglio centrale.” “Caporale vada a prendere la sagoma non riesco a vedere…” “Signor capitano è stato bravo, tutti e sette i colpi al centro!” “Dica la verità lei ha la qualifica di tiratore scelto, mai visto tanta precisione, congratulazioni!” Rick era stato sincero non aveva mai preso in mano un’arma, il solito genio. Riccardo e Luigi erano diventati molto affiatati, un duetto tipo don Chisciotte e Sanzo Panza, il primo il genio e la follia che stravolge ed idealizza, il secondo il buon senso popolare. Il sabato sera successivo il via alla festa nell’attico di Riccardo. I primi ad arrivare il capitano Lauro con a braccetto una brunona fasciata con un vestito da sera molto aderente e scollato, spacco vertiginoso centrale che più che fare immaginare mostrava qualcosa tipo foresta nera, ti credo che….”Madame suo marito non mi ha parlato di lei…” ”Sono Artemide, noi due siamo una coppia aperta, io non sopporto troppo i vincoli, lei è sposato?” “Io bruco negli altrui giardini…signora, mi permette un ballo?” “Molto volentieri, preferirei uscire in terrazza, in casa fa molto caldo, non lo amo.” “A chi lo dice, d’inverno vado a sciare a Cortina, c’è tanta fauna specialmente giovani istruttori.” “Volendo anche la Caput Mundi offre qualcosa di buono, ho una camera matrimoniale con baldacchino, una sciccheria.” “Caro, Rick è un appassionato filatelico, pensa che ha pure un ‘Gronchi Rosa!” “Vedi se riesci a fartelo regalare.” In camera da letto la conferma che madame aveva indossato un bikini alla brasiliana, un filo dietro ed un ‘francobollo’ davanti. “Caro fai vedere… non male io me ne intendo di…andiamo a casa mia, qui ci guardano tutti, ci ha preceduto mio marito, “Non è che…” “Non è…” Artemide aveva preso a cavalcare il ‘ciccio’ di Rick alla grande, finito col fiorellino entrata trionfale nel popò con tante risatine di soddisfazione da parte della consorte. Entrata in scena di Lauro, da lontano aveva preso visione delle gesta uxorie con sua masturbazione e schizzo finale. Erano passati quindici giorni durante i quali i soldati avevano effettuato il ‘campo’, (esercitazioni in aperta campagna), Lauro non vedeva l’ora di rientrare in città, una scoperta, si era accorto che un suo soldato molto giovane era molto dotato, (aveva un membro spropositato.) Al telefono: “Cara, una sorpresa piacevole per te, non immaginerai di che si tratta, un ventenne timido ma…vedrai, ci ho parlato, è molto fantasioso.“ La descrizione rispondeva alla realtà, Leonardo, questo il suo nome in casa del capitano dopo un sostanzioso pranzo aveva preso a leccare tutto il corpo di Artemide, un feticista, prese in bocca i piedi di madame, risalì lungo le cosce sino al clitoride, orgasmi a non finire, anche il popò prese parte alla grande al banchetto sessuale, ripresa nel fiorello con partecipazione attiva del marito…la signora giurò a se stessa che mai aveva apprezzato tale orgia sessuale e per dirlo lei! Ci fu un seguito: Gigi fece venire dal paese un suo giovane parente per sostituirlo nella funzione di portiere, con lui la giovane sorella ambedue smaliziati in quanto riguardava il sesso soprattutto Colomba che dimostrò di avere uno, sguardo dotato di grande forza di volontà, capelli lunghi ramati, occhi verdi,corpo da statua greca. Riccardo ne fu affascinato, sin da principio la circuì con una corte serrata cui la Colomba reagì apprezzando il suo elargire somme di denaro in gite, in feste in locali e alberghi di lusso, insomma una vita dispendiosa e spossante. il cuore di Rick ne risentì, fu ricoverato in un clinica dove Luigi e Giacomo lo trovarono in fin di vita. Funerali in grande stile cui parteciparono tutti gli amici: “In fondo s’è goduto la vita!”