L'assassino di mio fratello

Per voi che avete un'anima.
Agosto 2021.
"Papà ha detto che se ci volevi bene, lo avresti sopportato e saresti rimasta con noi"
A parte il fatto, che già il concetto in sé, ossia che una persona si debba "adattare" e vivere con una persona che non sopporta, è tutto da discutere, che cosa doveva sopportare?
La presenza, la faccia, la voce di colui che considera l'assassino del fratello!?
Ma è perché vi voleva bene che vostra mamma non vi aveva portato a vivere a via V. n.x. Neanche quando sapeva che era l'unico modo certo di fermare quello psicopatico (non aveva ancora capito che era uno psicopatico), il quale, a sua insaputa, si era messo a smontare mobili.
Ma è proprio perché vi voleva bene che è rimasta, dopo avere appreso la parte del marito nell'averle impedito di far curare il fratello da una esperta della terapia della parola.
Ha aspettato che passasse Pasqua. Quella Settimana Santa e Pasqua quando avete osservato: "Mamma, ma hai cucinato per un esercito!?"
E pretese, anche se per la prima volta festeggiavamo la Pasqua soli in famiglia, che per il pranzo fossimo vestiti di tutto punto e in ordine.
E aveva organizzato tutto per un bel pic‐nic sull'erba da passare tutti insieme per la Pasquetta. Pasquetta che vostro padre riuscì a rovinare.
E ha aspettato nove mesi per dirgli: "Vai via di qua. Lasciami con le ragazze. Tu puoi andare a vivere qui vicino, in quell'appartamentino che ti piace tanto. Le ragazze, quando vogliono, uscendo da scuola, potranno venire a mangiare da te. Potranno anche venire a dormire da te, ogni tanto."
Non se n'è andato.
È proprio perché vostra mamma vi voleva bene che ha voluto che ogni tanto la raggiungeste nell'albergo 4stelle dove aveva trovato rifugio.
Va bene, di nuovo il fattore 'soldi' l'ha fatta aspettare troppo dall’affittare o addirittura comprare un altro appartamento in zona per starvi vicini. E due mesi dopo pensava: "Ho fatto bene". Grazie alle tue amicizie, bambina, a fine novembre tua mamma aveva paura di uscire la sera dall'albergo (3stelle) in città. E non li aveva ancora incontrati. Gli episodi successivi, quando tua mamma li ha incontrati, hanno mostrato che tua mamma avesse ragione. Va bene, dopo due anni ti sei convinta da sola che non erano amicizie adatte a te e va bene così. Adesso l'importante è che stai bene e sei serena e tua mamma è contenta di ciò.
Ma prima di questi due anni è arrivata la "pandemia". Data la circostanza delle tue amicizie, poi risolta, tua mamma aveva rinunciato a prendere un appartamento vicino a voi e pensava solo di stabilirsi vicino la sede di lavoro e aspettare lì la fine dei suoi giorni. Ma tua mamma, la quale a gennaio 2020, come per la SARS del 2003 che tu non hai conosciuto in quanto non eri nemmeno ancora nata, era la prima a pensare: "Devono chiudere tutto!", a poco a poco ha cominciato a capire che era tutto organizzato.
Aveva cominciato a capire già da gennaio stesso, quando uscì l'informazione che proprio a Wuhan c'era un laboratorio dove manipolavano un coronavirus. Ma tu guarda che coincidenza! E cominciò ad accettare che il 5G e l'Intelligenza Artificiale, alle quali tua mamma si interessava (e si preoccupava) da un po' erano strettamente connesse con quanto stava succedendo: erano strumenti e opportunità per la realizzazione del progetto di controllo (e riduzione) delle masse. Progetto di controllo che si realizzerà a pieno con il denaro totalmente digitale.
E progetto di esproprio, di riduzione in povertà della classe medio‐piccola borghese.
In questo contesto, non era proprio il caso di pensare di acquistare un appartamento. E nemmeno di fittare: nel frattempo la mamma di tua mamma era diventata sempre più dipendente da tua mamma. E questo è stato un errore.
OK, tua mamma avrebbe dovuto avere un po' più di coraggio e leggere meglio le 'ordinanze' e 'sconfinare' da un comune all'altro più spesso per venirvi a trovare. D'altronde tu eri la sua ancora di salvezza: eri ancora minorenne ed eri un più che giustificato motivo per uno 'sconfinamento'. Ricordi quando tua mamma ti disse: "Quando imbocco l'autostrada nel fine settimana, mi sento una fuorilegge"?
Almeno per Pasqua, tua mamma lesse meglio le 'ordinanze' e vi convinse a raggiungerla da nonna. E quell'impiccione maligno dell'altro fratello riuscì a rovinare quel giorno! Vostra nonna ancora non ha capito che all'altro figlio non deve dire niente di tua mamma e voi, nemmeno dove siamo. Quell’impiccione non s'informa per affetto.
Ok, e poi?
Tua mamma era abbastanza tranquilla sul fattore "veleno ad orologeria". Tua sorella già a gennaio 2021 e nei mesi successivi aveva mostrato di avere capito da sola che era una cosa inopportuna. Tu, a luglio 2021, te ne uscisti: "Vuoi morire? Fatti il v." Tua madre si consolò, pensando che anche tu eri consapevole.
Tuo padre era stato uno degli insegnanti della Campania che il primo giorno di scuola del settembre 2020 era andato a scuola senza tampone e senza nemmeno avere aderito al ricorso contro l'ordinanza della regione, figuriamoci se pensava anche lontanamente a farsi iniettare quel veleno a orologeria o casuale pensava tua madre. A luglio 2021, vostro padre rispose picche all’amica che pretendeva faceste il tampone o il v per andare al matrimonio di suo figlio. Sì, tua mamma pensava che, da quel punto di vista, poteva stare tranquilla.
Veleno a orologeria o casuale: non sai se e quando ne sentirai gli effetti e, se non li sentirai mai, può darsi che ti abbiano iniettato una soluzione fisiologica o uno andato talmente a male da rendere innocuo il veleno.

Però, ad agosto 2021 tua mamma era là con voi (e "sopportava" la presenza di vostro padre) per aiutarvi a gestire le restrizioni che erano di lì a venire.
No problem. Tua sorella, autonomamente: "Non posso andare in palestra? Continuo a fare gli esercizi che vedo dal web, come già faccio, e farò passeggiate più lunghe"
Pochi giorni dopo, colui che tua madre dovrebbe "sopportare": "Eh, senza gp non puoi fare più nulla".
Ma, allora, è proprio un coglione o è proprio il diavolo? Mi sa la seconda che hai detto.
Fa caldo, troppo caldo. Tua madre torna da sua madre che non può stare sola.
Tuo padre invia a tua madre articoli sul grafene nei v e altri sulla loro pericolosità e video di medici che consigliano come non farlo. A settembre tua madre è di nuovo da voi. A dormire sul divano perché vi vuole bene, anche se a voi dava fastidio non avere a disposizione il soggiorno.
Vede tuo padre in ambasce per la ripresa della scuola dove non potrebbe entrare senza tampone o senza v e gli consiglia: "Mettiti in aspettativa. Te lo puoi permettere".
Tua sorella torna a scuola e trova che lei è una dei soli tre compagni di classe che non si è bucata. Bella delusione per una classe che in primavera dava addosso agli insegnanti che dicevano loro di bucarsi.
"E non posso andare in palestra, ci andavo anche per incontrare persone! Non posso andare in pizzeria con le amiche. Non posso andare al cinema!"
"Per la pizza, potete venire qui con le amiche. Tuo padre ed io ci eclissiamo. Per il cinema posso prendere un maxi‐schermo e fare un abbonamento per vedere i film appena usciti in sala e porti le tue amiche qui. Avrete pop‐corn e tutto quello che volete."
Intanto, tuo padre mostra a tua madre che ha il libro di Marcello Pamio, "Vaccinazioni", e chiede a tua madre: "Ma è vero che nei v ci sono tutte questa cose!?" "E' un anno che ti dico cosa c'è nei v pediatrici e che ho paura che, se tra dieci, vent'anni, venisse un tumore alle ragazze, potrebbe essere per quello!" "Ah, le ragazze non lo fanno." E c'è bisogno di discutere su una cosa del genere!?
Ottobre. Tua madre è disperata. Combinazione vuole che trovi una palestra essenziale in una strada secondaria e chiede.
"Signora, qui siamo tutti no‐v. Noi siamo stati aperti durante il lockdown e ci siamo presi le sanzioni di €400, ma ora il gp lo dobbiamo chiedere. Non possiamo permetterci di chiudere dopo due sanzioni. Signora, qui dobbiamo farci furbi. Sua figlia ..."
Ma tua sorella non accetta questa soluzione che le sembra poco onesta e onorevole. E lo è. Ma eravamo in guerra. E per salvare la vita a tua sorella, tua madre era disposta a venire a patti con la sua coscienza.
Il 2 novembre sera, tua sorella è vicino a tua madre, mentre segue il servizio sul canale 262 sul maresciallo Taurino di Salerno, di stanza a Mantova, morto a seguito del v.
Tua sorella dice: "Mamma, faccio come vuoi tu: non lo faccio".
(No, bambina mia, non come voglio io, come tu avevi pensato fin dall'inizio ‐ pensa la mamma).
Intanto vede l'atteggiamento del marito. Rigido, con lo sguardo fisso avanti. É contrariato.
Tua madre rabbrividisce. Riconosce la stessa rigidità e fissità di quando gli aveva detto di non andare a riferire i loro accordi con la dottoressa riguardo al fratello.
("No, si metterebbero in mezzo e abbiamo già visto che non sono capaci", gli aveva detto. Lui: "I genitori devono sapere".)
Nei giorni successivi, tua sorella si accorge che la madre le sta ancora addosso e sbotta: "Mamma, ti ho detto che non lo faccio e lo sai che mantengo le promesse!"
(Di te mi fido, è di tuo padre che non mi fido ‐ vorrebbe rispondere la mamma).
Comunque, tua madre è contenta e tranquilla che abbiate la testa sulle spalle, molto più di vostro padre. Basta che non vi lasciate influenzare come ha fatto vostra madre a suo tempo.
A novembre, tua madre scova una pizzeria dove non chiedono il gp e spiegano anche perché.
Nella sua città natale, tua mamma vede uno dei suoi vecchi allenatori di pallavolo uscire da una palestra e gli chiede ciò che le interessa.
"Vieni, ti faccio parlare con la titolare", risponde e rientra in palestra con lei.
La titolare le dice: "Faccia venire Sua figlia ..."
Si trattava di affrontare qualche disagio. Ma in guerra si affrontano disagi anche maggiori per salvare la pelle e difendere la libertà.
Il bar dove non lo chiedevano lo avevate sotto casa e tua madre ne trova uno anche nella sua città natale. E anche una pizzeria.
Da metà dicembre non puoi prendere più il treno per andare a scuola.
Non c'è problema: ti può accompagnare tua madre.
(E tuo padre a novembre già se ne era uscito: "Eh, il capotreno le ha chiesto il gp!"
Ma tuo padre è l'amico del giaguaro?
"Non è possibile: tua figlia prende regionali e lì non è richiesto. Se glielo ha chiesto, ha commesso un abuso.")
Comunque, superate anche questo sassolino.
Arriva giugno 2022. Vostro padre vuole farvi fare una vacanza‐studio.
Vostra madre controlla: per l'accesso nel Paese di destinazione non è richiesto più né gp né tampone. Tutto a posto.
Ma anche vostra madre comincia a perdere colpi. Per fortuna che siete sveglie voi e la informate che sì, per l'accesso nel Paese non è richiesto più nulla, a parte i documenti in ordine, ma la scuola che dovreste frequentare chiede "il ciclo di v.zione completo, addirittura di tre dosi!".
Fermi tutti! Voi in quella scuola non ci andate.
Cerchiamo un viaggio organizzato o, al limite, vi porta vostra madre in quel Paese, poi lì vi lascia il più libere possibile.
Problema risolto.
Fino al prossimo ostacolo che quelle canaglie si divertiranno a porre.

Da Facebook, 6 gennaio 2023