Sospesa, priva di forza di gravità, nulla che mi leghi alla terra, occhi chiusi a quello che non oso volgere sguardo. Attraversata da pensieri ribelli, indisciplinati e pervasi da una grande passionalità, un flusso che straripa dagli argini d’immaginarie vene, un volo pindarico. Un dolce oblio nel dondolio di fremiti e sussulti. Vesto di parole un senso che mi attraversa e irrompe in una riga di un ultimo verso.
2 agosto 2016
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Assistere, ogni giorno, alla disfatta dell’integrità morale dell’essere umano fa sì che si prenda coscienza della conseguente caduta in un baratro senza fine. Dove ci può condurre tutto questo? Come si può restare insensibile alla mala fede e all'ignoranza che sposta gli equilibri di quella che dovrebbe essere la normalità. Dove è finita la libertà di pensiero se, continuamente, siamo soggetti a giudizi gratuiti?