L’Ombra delle Galassie: 3° Episodio

L’Ombra delle Galassie: Il Risveglio di Astharion
3° episodio
© Alessio Carlini

Prefazione del terzo episodio:
Nel cuore dell’universo, dove la luce e l’ombra si intrecciano senza conflitto, Alexios e Cinthya affrontano la loro sfida più grande. L’Ombra delle Galassie: Il Risveglio di Astharion non è solo un viaggio attraverso il cosmo, ma una discesa nelle profondità della coscienza universale.
Nel loro percorso incontrano Astharion, testimone silenzioso delle galassie, e scoprono la verità su Selmara, una galassia ferita dall’energia dissonante. Ma la vera battaglia non si combatterà con la forza. Per salvare Selmara, devono abbracciare l’ombra e integrarla nell’armonia dell’universo.
Questa storia è un invito alla riflessione: il vero equilibrio non è la lotta tra opposti, ma la loro accettazione. Non siamo solo viaggiatori tra le stelle, siamo parte della danza cosmica.

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Il Portale dell’Unione si chiuse alle spalle di Alexios e Cinthya, e con esso svanì il battito ritmico che aveva accompagnato il loro viaggio fino a quel momento. Ora, davanti a loro, si stendeva l’ignoto: una distesa cosmica che vibrava di energie dimenticate, nebulose dorate che si muovevano come onde sottili e scie luminose che disegnavano sentieri nell’infinito.
Dall’orizzonte celeste emerse una nuova presenza. Astharion, un antico nodo di coscienza cosmica, si stava risvegliando dopo eoni di silenzio. La sua forma non aveva confini definiti, ma mutava costantemente tra luce e ombra, simile a un’entità che esisteva al di fuori del tempo. Era il cuore pulsante delle galassie, colui che osservava il tessuto dell’esistenza e ne custodiva i segreti più profondi.

Il Richiamo di Astharion:
"Viaggiatori dell’Unione," risuonò una voce senza suono, un pensiero che si insinuava direttamente nella coscienza dei due protagonisti. "Avete affrontato prove che vi hanno condotto alla soglia della comprensione. Ora vi attende la verità più difficile da accettare: l’ombra che dimora nelle galassie non è soltanto fuori di voi. È dentro di voi."
Cinthya percepì subito l’importanza di quelle parole. L’universo non era una battaglia tra luce e tenebre, ma un eterno equilibrio tra forze complementari. Accettare ciò significava cambiare il modo di vedere la realtà stessa.
Alexios, invece, avvertì un turbamento profondo. Da sempre aveva cercato di proteggere ciò che era puro, di mantenere intatta la luce. Ma ora l’universo gli chiedeva qualcosa di diverso: accogliere anche ciò che non comprendeva, ciò che aveva sempre temuto.

La Visione di Selmara:
Astharion sollevò i veli che nascondevano il passato e il futuro, e davanti agli occhi di Alexios e Cinthya apparve una visione: una galassia avvolta in energie frammentate, le sue stelle deboli, le sue nebulose corrotte da un’ombra antica. Era Selmara, il luogo in cui il primo battito dell’universo aveva risuonato. Un tempo centro di armonia e creazione, ora era ferita da un disordine che per eoni si era insinuato nelle sue strutture.
"Selmara sta morendo," dichiarò Astharion. "La sua energia è stata squilibrata. Solo accogliendo l’ombra che dimora in essa, potrete ripristinare il suo equilibrio."
Alexios sentì il peso di quella responsabilità sulle spalle. Dovevano affrontare l’ignoto senza la certezza della vittoria. Dovevano fidarsi dell’universo, lasciarsi guidare dalla sua armonia nascosta.

Il Viaggio Verso Selmara:
L’Eterna Aurora si preparò a solcare i corridoi di luce che conducevano a Selmara. Navigando tra nebulose argentate e campi di energia vivente, Alexios e Cinthya si resero conto che il viaggio stesso era un insegnamento. Ogni frammento di materia, ogni pulsazione di energia era un messaggio in codice, un eco dell’universo che cercava di comunicare con loro.
Quando finalmente raggiunsero Selmara, il tempo stesso sembrò distorcersi. Scene di epoche passate e future si sovrapponevano senza ordine. Frammenti di realtà fluttuavano nell’aria, creando un labirinto in cui ogni scelta poteva cambiare l’essenza del viaggio.
Fu allora che si manifestò la vera Ombra degli Eoni, non più una semplice prova, ma una forza viva e pulsante. Non aveva una forma definita, ma si nutriva delle vibrazioni dissonanti che permeavano la galassia.

L’Ultima Prova: L’Accettazione...
Alexios estrasse la sua lama di luce, istintivamente pronto a combattere. Ma Cinthya lo fermò, la sua voce calma ma ferma. "Non puoi distruggerla, Alexios! Non possiamo sconfiggere ciò che è parte dell’universo. Possiamo solo integrarlo."
Fu in quel momento che capì. L’ombra non era un nemico. Era una parte essenziale del grande equilibrio cosmico.
Cinthya posò una mano sul terreno e chiuse gli occhi. Sentì il battito di Selmara, il dolore della sua dissonanza. Poi si lasciò andare, non opponendo resistenza, accettando pienamente l’esistenza dell’ombra.
Alexios fece lo stesso, e per la prima volta, il loro respiro si intrecciò con quello dell’universo stesso.
L’Ombra degli Eoni si fermò. Non si agitò più, non lottò più. E lentamente, la sua forma si dissolse, trasformandosi in pura luce.

Il Ritorno della Danza Universale:
Nel momento in cui l’ombra fu accolta, Selmara cominciò a risvegliarsi. Le stelle ritrovarono la loro energia, le nebulose ripresero il loro movimento naturale. Il battito cosmico tornò a riecheggiare, e e galassie ripresero la loro danza eterna.
Astharion, testimone silenzioso di quel momento, brillò con una nuova intensità. "Avete compreso," disse. "L’universo non è fatto di vincitori e vinti. È fatto di armonia e trasformazione."
Alexios e Cinthya si guardarono negli occhi. Avevano attraversato il cuore dell’ombra, e nell’accettarla avevano trovato la vera luce.
Non erano più semplicemente viaggiatori tra le stelle. Erano parte di esse.

Riflessione finale:
Questo episodio conclude un ciclo e apre nuove porte nel viaggio di Alexios e Cinthya. La loro missione non è quella di combattere l’universo, ma di comprenderlo e armonizzarsi con esso. Il loro cammino continuerà, perché l’universo è infinito, e ogni anima è chiamata a riscoprirsi dentro di esso.