La nostra buona volontà

Si finisce per identificarsi con quella strada che passa sotto casa, con le cartacce che spuntano fra le automobili posteggiate, con quei passanti così sconosciuti che non salutiamo e che non ci salutano perchè in fondo la solitudine è così intima che non si vuole condividerla con nessuno: perchè non ci fidiamo di nessuno e nessuno si fida di noi, o almeno così crediamo. Ecco, credere, il problema. Forse possiamo credere in qualcuno di astratto ma non riusciamo a credere in qualcuno di concreto che ci assomiglia. Certo è più comodo inventarci qualcuno che non ci dà problemi, che non discute con noi, che non ci pone di fronte alle diversità, che non ci obbliga a scandagliare i nostri fondi fangosi. Ma noi siamo qui e la realtà è quella di ogni giorno e di tutti gli individui, e qui niente è comodo, niente è scontato, niente consola come una preghiera, qui non ci sono alibi, ma soltanto noi con le nostre miserie ma anche con la nostra buona volontà. Ecco, la buona volontà. Si parla ormai poco di buona volontà, eppure la buona volontà è il modo che abbiamo a disposizione. Bisogna provare, penso, penso che dobbiamo provare, perchè è indispensabile un'inversione di...coscienza