"Le nuvole sono i nostri aquiloni", scrisse una volta un barbone ubriaco su di un muro che costeggia un binario morto della stazione di Casalpusterlengo, vicino Lodi. Tre giorni dopo quel barbone fu trovato morto ‐ aveva la gola squarciata da parte a parte ‐ nelle campagne limitrofe: forse, chissà, aveva fatto in tempo ad essere felice. Sotto quel muro, su cui scrisse il barbone, nessuno mai accese una candela: eppure la morte è una cosa seria!
25 gennaio 2020
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Il fragore (rumore) delle cose che iniziano...ed il silenzio di quelle già finite
(per me la storiella del bicchiere mezzo vuoto e di quell'altro mezzo pieno è una emerita stronzata: esiste soltanto "tutto o niente", "bianco o nero", le vie di mezzo non servono a nulla!)
‐ sul treno intercity Milano‐Taranto (stazione di Ancona), 26 novembre 2016