La signora Coriandoli: avventura a Montecavallo
Duetto comico ispirato al fantastico personaggio impersonato da #Maurizio_Ferrini
Personaggi: Signora Coriandoli; un presentatore.
P. – (introduce l’argomento) … e sì, bisogna riconoscerlo, il sud è veramente un territorio importante per l’Italia, pieno di tradizioni, di bellezze… e lei, signora Coriandoli, è mai stata al sud?
SC – Siii, come, anzi, adesso che me lo dice… mi ricordo di una bellissima gita che facemmo a un altro paese: Montecavallo.
P. – Caspita, addirittura? E come mai a Montecavallo?
SC – Sa, signor Fazio, ci sono questi… non lo so se si può dire alla televisione… fanno questi accoppiamenti…
P. – Gemellaggi, signora Coriandoli, si chiamano gemellaggi.
SC. – Esatto! (gioiosa) I gemellaggi, e questi gemellaggi mi ricordano la storia d’amore… diciamo così, tra la vedova Carmilia e Marcantonio!
P. – Quindi il marito è morto?
SC – Sì, è morto…
P. – Ah, bene, stavolta lo sappiamo già che è morto, Marcantonio…
SC – Ma nooo, Marcantonio non era mica morto…
P. – Ma allora non capisco…
SC – Veda, signor Fazio, Marcantonio non era il marito marito, proprio, (circospetta) lui era … l’amante! Insomma: è una storia d’amore proibito, se si può dire…
P. – Comincio a essere confuso…
SC – Ma nooo! E’ tutto molto semplice: adesso le spiego. Loro due, Carmilia e il Marcantonio, si erano innamorati da ragazzini, quando tutto il paese passò la notte al Bar, per guardare lo sbarco sulla Luna.
P. – Insomma… nel 69?
SC – Siii, ma erano piccoli. Comunque s’innamorarono, ma poi dopo si sono sposati…
P. – Ah, bene…
SC – Sì, però, veda non si son mica sposati tra loro: no, ognuno ha sposta un’altra persona. Poi la Carmilia è rimasta vedova…
P. – E Marcantonio pure?
SC – Nooo, lui no, per questo è un amore proibito, se posso dire. (abbassa la voce) Erano amanti… perché lui non amava la moglie che era un tipo pesante, anche un po’ grassa devo dire, pesava 160 chili e infatti stava sempre sulla sedia…
Allora, l’altra estate la Carmilia viene per una settimana dalla figlia, a Bagnacavallo, che la ragazza fa l’insegnante all’elementari.
P. – La ragazza?
SC – Beh, adesso ha 65 anni, va per la pensione… veda lei. Poi, quando è tornata al suo paese ci ha invitati tutti alla festa della Chiesa, la sagra “della Castagna e delle Castagnole”.
P. – Ah, buonissime sì… le castagnole, quei dolci col miele…
SC ‐ Ma no, siamo nella Campania: le castagnole sono i botti… sa quelli forti che scoppiano, Ta‐ta‐ta‐ta‐ta…
P. – Capisco, quindi si mangiano castagne, sicuramente ottime, e poi c’è lo spettacolo pirotecnico.
SC – Più o meno, ma le castagnole le sparano sempre, anche i ragazzini, per scherzo, per impressionare un po’ la gente, sa?
Comunque, noi facemmo il pullman dell’associazione e siamo andati tutti alla festa.
Una cosa meravigliosa, e poi la sera ce stata la musica e anche il Karaoke.
A un certo punto, Carmilia gli fa… sa, anche per fare la bella figura davanti a noi, dice a Marcantonio: “Dai, canta anche tu… che hai sempre avuto una bellissima voce.” Ma lui era restio, anche se la moglie si era addormentata sulla sedia, sa era ritroso e poi c’era il problema dell’altezza… sa, lui è 1,53… è bassino.
Allora Carmilia lo incita, “Ma dai, non farti pregare, guarda ti ho portato le mie scarpe col tacco da 12… mi diventi un pezzo d’uomo, dai!”
Insomma lui si è convinto, è salito sui tacchi e ha iniziato a cantare quella canzone nuova… “Piccolo fiore”.
P. – Beh, nuova proprio…
SC – Ma sì, poi era la loro canzone…
Comunque, fatto sta, che a un certo punto… ecco non si è capito: o la moglie s’è svegliata e lo ha mandato apposta, oppure il ragazzino maleducato ha fatto di testa sua… insomma: hanno tirato una castagnola tra i piedi del Marcantonio, lo sa lui aveva il tacco 12 sotto i pantaloni, fatto sta che è caduto dal palco… ma anche il bordo del palco era sbagliato, era troppo sul precipizio…
P. – Oh, poverino… ma… è caduto?
SC – E sì, che le devo dire… la fatalità.
P – Ma… è morto?
SC – Insomma… pare di sì… non l’hanno più trovato.
Ma la notizia bella è che la canzone andava col Plebec, così continuava a tutto volume. E la gente non si è accorta, anzi, pensava che i passi strani del Marcantonio erano un ballo.
Gli applausi, guardi… applaudiva persino la moglie, che s’è alzata dalla sedia… appena non lo ha visto più sul palco… una cosa meravigliosa e poi: sono partiti tutti i fuochi pirotecnici.
Tutto è bene… quello che finisce bene.
P. – E’, ho capito… ma Marcantonio?
SC – Non lo sappiamo, non si è trovato…
però tornando a Bagnacavallo, sul pullman abbiamo detto anche un bellissimo rosario.