La Teoria del Tutto

Introduzione: a fine aprile ancora sentii il Presidente degli Stati Uniti accusare il leader cinese: <<Il virus è uscito dai vostri laboratori!>>.  A sua volta il leader cinese accusava il Presidente degli Stati Uniti: <<Il virus è stato portato a Wuhan da un soldato americano!>>.
A maggio un virologo italiano affermò: <<Se il virus va attenuandosi, vuol dire che è artificiale.>> Con pacatezza, ma prontamente, intervenne una sua collega: <<Ma non è artificiale: è stato provato.>>
Ho pensato: ma perché non posso dire anch'io la mia?
Ed ho inventato una favola per tentare di mettere tutti d’accordo.

Origine e fine di una pandemia.
Fatti, opinioni e sogni.

Dopo la laurea in ingegneria elettronica mi sono specializzata in Telecomunicazioni presso la Scuola Superiore del Ministero PPTT.
Ho anche frequentato il CEFRIEL, Politecnico di Milano, per il conseguimento del Master in Tecnologie dell’Informazione.
Un giovedì del settembre 2016 telefonai in azienda per avvertire che non mi sarei recata al lavoro per un paio di giorni. A metà mattinata ricevo una telefonata da Lori, una delle segretarie: <<Lilly, domani ti avevo iscritta al corso 5G!>> Valuto rapidamente la situazione: <<Vengo solo per il corso e vado via.>>
E così il giorno dopo sono in azienda a seguire la presentazione dell’infrastruttura di rete 5G. Il mio entusiasmo si affievolisce mano a mano che seguo la presentazione ed al termine non mi trattengo dal chiedere: <<Scusate, ma con le antenne così diffuse sul territorio ed a queste frequenze, non è pericoloso per la salute?>> (Praticamente stavo chiedendo: “Acquaiolo, l’acqua com’è?”)
Mi rispondono: <<No, appunto perché le antenne sono così vicine le une alle altre, la potenza emessa è bassa. Paradossalmente è più pericoloso il 4G.>>
Accolsi la risposta con beneficio d’inventario.
Dicembre 2018. Apprendo che l’Internet of Things (IoT) è strettamente legata al 5G.
5 giugno 2019. Un noto operatore telefonico presenta l'accensione del segnale 5G commerciale, primo in Italia. Sulla Pagina del video 400 Like (pollice su), 30000 DisLike (pollice giù). Bisogna correre ai ripari.
Agosto 2019. Crisi di governo estiva del Papeetee. 
Provvidenziale. Il nuovo governo avrà un ministro per l'innovazione tecnologica e della digitalizzazione.
2019. Politici e tecnici negano la pericolosità delle frequenze del 5G perché le radiazioni si fermano a strati superficiali della pelle.
Molti scienziati da anni elencano i danni dell’elettromagnetismo e delle alte frequenze in particolare.
2019‐2020. Politici e tecnici negano che il 5G implicherà maggiori emissioni di potenza.

agendadigitale.eu già nel 2018 scriveva: “Se i limiti di emissione non vengono portati a quelli europei, il 5G in Italia non può funzionare.” (Detta in breve, in Italia il limite è fissato a 6 V/m, in Europa dove vengono seguite le raccomandazioni dell'ICNIRP è di 61 V/m. Se volete informazioni sui limiti di emissione e l'ICNIRP, con comodo, potete sentire questa intervista di circa 40 minuti https://www.youtube.com/watch?v=cTq1kZzFOoo )

8 giugno 2020. Dal piano per la fase 3 di Vittorio Colao, ex‐CEO di Vodafone e membro della Board of Directors di Verizon: «adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei, oggi circa 3 volte più alti e radicalmente inferiori ai livelli di soglia di rischio»

Ed adesso … che pandemia sia!
Da dove è nata questa pandemia.
Credo che fin dal primo momento pensai: “Ma guarda, il virus si manifesta proprio a Wuhan, dove il 31 ottobre 2019 hanno acceso il segnale 5G a scopi commerciali!”
Sì. Il 1° novembre 2019 avevo letto la notizia che il segnale commerciale per il 5G era stato acceso in Cina. Due mesi prima della data precedentemente pianificata, ossia il 1° gennaio 2020. In questa nuova Guerra Fredda l’importante è arrivare prima, come per la corsa allo spazio negli anni ’50 e ’60.
Attenzione! Tra virus e 5G a Wuhan non ci vidi altro che una singolare coincidenza.
A gennaio leggo un articolo di un ingegnere elettronico di Catanzaro, CTU per l’elettrosmog e professore universitario a contratto. Riprendeva gli studi del professore Olle Johansson, svedese, sulla immunodepressione causata nell’organismo dai campi elettromagnetici collegandola alla propagazione del virus a Wuhan.
Attenzione! Non ‘origine’ del virus, ma facilitazione del suo propagarsi grazie all’abbassamento delle difese immunitarie.
Poi a fine gennaio vidi questo video https://www.leggo.it/video/primopiano/coronavirus_persone_collassano_wuhan‐5004998.html
Persone a Wuhan che mentre camminano all’improvviso crollano a terra.
“E che c’entra questo con l’influenza?” pensai. Ma la cosa rimase là, senza risposta.
Poi venni a sapere che nello stesso periodo a Wuhan c’erano i soldati statunitensi che partecipavano alle Olimpiadi Militari. “E che diamine! Tutto a Wuhan nello stesso momento!?”, fu l’unico pensiero che mi saltò in testa.
Intanto alcuni articoli e video mi informavano che le alte frequenze per il 5G erano già usate a scopi militari o anche dalla polizia, credo negli Stati Uniti, per disperdere la folla in caso di manifestazioni. Le frequenze sopra i 24 Ghz.
In Italia Di Maio nel 2018 firmò, in cambio di 6,5 miliardi, per la concessione delle frequenze 700 MHz (e per questo dobbiamo cambiare di nuovo televisore, e qui parte un altro discorso), 3700 MHz, 26 GHz.
Cominciai a pensare: “Ma fa che quelle persone crollavano a terra per via delle onde elettromagnetiche del 5G?”.
Per le alte frequenze del 5G si usano antenne che non sembrano nemmeno antenne. Sono piccoli pannelli quadrati e utilizzano la tecnica del beamforming: il segnale non è irradiato uniformemente tutto intorno, ma viene concentrato verso il dispositivo 5G collegato. Può arrivarti addosso un segnale concentrato ad alta potenza. Tutta la potenza emessa dall’antenna, se tieni l’unico dispositivo 5G nei paraggi? Bah!
A metà marzo l’ICNIRP, l’ente privato, non governativo, con sede a Monaco di Baviera, che emette le Linee Guida sui massimi valori consigliati di potenza emessa per le onde elettromagnetiche, ha pubblicato nuove linee guida. Le precedenti risalivano al 1998.
Il quotidiano ‘La Repubblica’ annunciò queste nuove linee guida con le parole: “Nessun pericolo per la salute, ma cautela con le alte frequenze.” Nell’articolo erano riportate le parole del presidente dell’ICNIRP: “Le persone non dovranno avere paura del 5G se ci atterremo a queste raccomandazioni.”
https://www.repubblica.it/tecnologia/mobile/2020/03/13/news/nuove_linee_guida_per_la_5g_nessun_pericolo_per_la_salute_ma_cautela_con_le_alte_frequenze‐251171998/
Pensai: “Bravi, dopo tre anni di sperimentazione in tutto il mondo, dopo aver acceso il segnale a Wuhan, ora se ne accorgono e dicono: <<Attenzione alle alte frequenze.>>”

In realtà, confrontando rapidamente alcune tabelle delle due versioni delle linee guida, non vedo nessun abbassamento né delle frequenze ammesse per l’utilizzo, anzi vedo una possibile preparazione per il 6G, né dei limiti consigliati di potenza emessa, anzi vedo l’inserimento di una tabella per tempi di esposizione ‘brevi’, 6 minuti, nella quale il limite indicato è notevolmente aumentato.
Vedo solo un adattamento delle tabelle ai nuovi metodi di misura per la caratteristica del beamforming.
Ma dovrei chiedere ad un esperto. Io mi occupo di un altro settore.

Ma non finisce qui, come diceva il buon Corrado.
In aprile, dopo Pasqua mi pare, leggo un rapporto: <<Voi non avete proprio idea di cosa sia avvenuto veramente.>> Chi scriveva era uno che asseriva di avere lavorato vent’anni negli Stati Uniti per un noto operatore di telefonia. Tra parentesi, l’operatore con il quale ho avuto il mio primo contratto per la telefonia mobile. E non è quello che deriva dall'operatore unico fino al 1993.
In sintesi quelle persone crollavano a terra non per il coronavirus, ma per altri motivi, e subito venivano avvicinati da persone in completa tuta protettiva che gli facevano il tampone. Ma un tampone già infetto con il coronavirus. Per nascondere le vere cause del decesso.
Mi svegliai tutta sudata e con il cuore che batteva in gola. Era solo un incubo.

Chiusi da soli in casa per via del lockdown, uno fa mille pensieri.

Ad ogni modo, a metà maggio mi decisi a contattare una persona che poteva essere informata dei fatti. Esposi il mio sogno e chiesi: “Quel rapporto è un sogno o è vero?”
Rispose: “E’ tutto vero. C’è anche una denuncia. La denuncia c’è, che poi abbia un seguito è un altro paio di maniche.”
Avrei voluto capire ulteriormente:

  1. la pandemia è stata provocata perché hanno messo in giro il virus con questi tamponi infetti con un virus preso dal laboratorio (a Wuhan c’è anche il laboratorio dove conducevano esperimenti su questo virus);
  2. o la pandemia già c’era e ne hanno approfittato per nascondere la causa di quei collassi;
  3. non sono riusciti a contenere la pandemia o l’hanno fatta propagare appositamente, magari perdendone in parte il controllo?

Non mi ha detto di più.

E mi svegliai di nuovo. Era un altro sogno!

Per fortuna il lockdown fu allentato di lì a poco e piano piano ricominciai ad uscire per le commissioni indispensabili e di incubi non ne ho avuto più.
Ho solo letto articoli e visto video, cercando di distinguere quali fossero veritieri e quali fossero fake.
Venni a sapere dell’Event201. In ottobre a New York avevano presentato uno scenario nel caso di un virus partito dai pipistrelli, passato ai maiali e poi all’uomo. Ipotizzavano che partisse dal Brasile e si diffondesse in tutto il mondo.
[Event 201 si é svolto il 18 Ottobre 2019 a New York City, ospitato dal “Johns Hopkins Center for Health Security”, in collaborazione con il “World Economic Forum” e la “Bill & Melinda Gates Foundation”.]
Report di recente ci ha informato che Bill Gates è il secondo finanziatore dell’OMS.
L’OMS già dichiarò lo stato di pandemia nel 2009 in occasione della suina, facendo produrre milioni di dosi di vaccino, che, almeno in Italia, rimasero, fortunatamente, in buona parte inutilizzati.
Gli stessi membri e la presidente dell’OMS che avevano dichiarato lo stato di pandemia non trovarono il tempo di farsi vaccinare.
Bill Gates, noto luminare della medicina, da anni propaganda la necessità di essere pronti con un vaccino per una pandemia prossima ventura. E pare che si sia già dato molto da fare in India ed in Africa. E forse non solo.
Intanto da tempo seguivo il fatto che il nuovo oro sono diventati i dati raccolti tramite i collegamenti ad Internet. I ‘Big Data’.
Gli smartphone ci spiano. Alexa e compagnia cantando ci spiano.
Ma non basta mai. L’appetito vien mangiando, e ciò vale sia nella tecnologia sia tanto di più negli affari.
Ora colleghiamo ad Internet tutte le cose. Ed a dicembre un informatico ci informava che il sensore messo nel pannolino ‘intelligente’, già diffuso da una anno in Corea del Sud, che tramite tecnologia Bluetooth avverte lo smartphone dei genitori che il bambino va cambiato, raccoglie anche dati. Che vanno a Google negli Stati Uniti, dove le regole per il trattamento dei dati sono meno stringenti che in Europa, ci informava l’autore dell’articolo.
Lo smartphone non è sufficiente per il controllo totale? Mettiamo un microchip a tutti.
Sarà difficile convincere tutti a farsi impiantare un microchip. E noi lo iniettiamo con un vaccino? Un vaccino obbligatorio per tutti. Ma cosa vado a pensare! E’ fattibile?
Da https://www.sanitainformazione.it/salute/vaccino‐contro‐il‐covid‐19‐a‐che‐punto‐sono‐le‐sperimentazioni‐condotte‐in‐tutto‐il‐mondo/ :
“IL VACCINO ‘CEROTTO’
Viene ancora dalla Pennsylvania, ma da Pittsburgh questa volta, il “vaccino‐cerotto” di cui si è parlato negli ultimi giorni. Noto come “PittCoVacc”, si tratta di un tentativo sperimentale dei ricercatori della School of Medicine dell’Università di Pittsburgh. Già nel 2003 il team, di cui fa parte anche l’italiano Andrea Gambotto, sviluppò il vaccino per la Sars senza poterlo sperimentare a causa della scomparsa improvvisa della malattia.”
Nello stesso articolo parlano di un laboratorio non lontano da questo che pure lavora ad un vaccino finanziato direttamente da Bill Gates. Anche questo di Pittsburgh è connesso a Bill Gates? Altri articoli davano ad intendere così, ma da decenni gli articoli sono scritti con superficialità e bisogna stare attenti.
Ed ora (in maggio) dall’Inghilterra si ‘lamentano’ che se il virus va attenuandosi non si potrà continuare con il vaccino. E ci vogliamo lamentare? Non è una bella notizia se il virus scompare? Bah.
Dal minuto 2:26 di questo video  https://www.youtube.com/watch?v=fPE6xyZG4n4 
“E quindi qual è l’obiettivo finale?”
“Lo scopo finale è quello di impiantare un chip RFID a chiunque. Trasferire tutto il denaro in questi chip. Tenere tutto in questi chip. E se qualcuno protestasse o non rispettasse ciò che noi vogliamo, basterebbe spegnere semplicemente il suo chip.”La Microsoft si sta preparando (e questo non è un fake):
https://patentscope.wipo.int/search/en/detail.jsf?docId=WO2020060606
Publication Number WO/2020/060606
CRYPTOCURRENCY SYSTEM USING BODY ACTIVITY DATA
L’autorizzazione a poter compiere operazioni sul nostro conto corrente in criptovaluta sarà data sulla base dei nostri dati di salute rilevati da un sensore collegato al nostro smartphone.

Leggo ora che naturalmente qualcun altro già ci ha pensato, ma fu il primo pensiero che mi balzò in testa:
Apocalisse 13,16‐1816 Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; 17 e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. 18 Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.

E poi, per metterci nell’organismo un nanochip, un nanosensore, è veramente necessario avvicinarci con un ago o cerotto con tanti microaghi? Abbiamo anche il 5G, secondo le parole di Colao (è un montaggio?)
(minuto 1:04 https://www.youtube.com/watch?v=cEL8WZ8aBNc)
“Con il 5G […] sarà possibile a distanza iniettare o rilasciare una sostanza utile per la salute.”
Il mio timore è: “Solo sostanze utili alla salute o altro?”

Benvenuti ne “Il mondo nuovo”.

P.S. E se volete leggere una ‘summa’ dei progetti di William Henry Gates III (altrimenti conosciuto come Bill Gates), progetti appoggiati da enti internazionali preposti a proteggerci potete leggere ad esempio https://www.startmag.it/innovazione/ecco‐i‐progetti‐hi‐tech‐di‐bill‐gates‐anti‐covid‐19/ e cercare ID2020 e tant’altro.
E guardate cosa ci dice l’italiano di cui siamo orgogliosi che lavora a Pittsburgh al vaccino‐cerotto (https://www.lastampa.it/topnews/primo‐piano/2020/05/13/news/il‐vaccino‐cerotto‐contro‐il‐coronavirus‐potrebbe‐arrivare‐entro‐l‐anno‐1.38839118):Andrea Gambotto, ricercatore italiano dell’Università di Pittsburgh: tempi accelerati e più sperimentazione per battere la pandemia. E in futuro avremo anche vaccini per virus che non esistono ancora.
E, magari non c’entra niente, penso ai test sierologici tanto propagandati tramite la Croce Rossa Italiana grazie al decreto‐legge n.30 del 10 maggio 2020. Il decreto autorizza a ricavare dati genetici e sulla salute.
Stop. E questa sta diventando “La Storia Infinita”!