Ho imparato a dire: “non fa niente”, anche quando ci tenevo moltissimo. Ho imparato a dire: “me l’aspettavo”, anche quando sono rimasta spiazzata. Ho imparato a dire: “va tutto bene”, anche se mi era crollato il mondo addosso. Ho imparato a chiudere gli occhi e a fingere un sorriso, anche se dentro mi sentivo morire. Ho imparato a mandare giù i bocconi amari, per poter godere di quelli dolci quando capiteranno. Ho imparato a stringere i denti e ad andare avanti.
25 luglio 2017
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Chi punta il dito spesso ha più difetti di quanti ne attribuisca agli altri. Forse è perché è più facile vedere le spine negli occhi degli altri che la trave nei propri.