Il mare era calmo, dopo una notte di burrasca. Le onde placide
avevano perso il crespo e adesso si vedevano smorzate, come posate su un velluto d’acqua.
Guardai dentro il blu cobalto e mi immersi negli occhi assonnati del mattino.
Un ricordo mi sovvenne all’improvviso. I contorni della bocca di Marie, le labbra tumide e
dischiuse, i capelli corvini che viravano al blu e gli occhi neri simili a quelle delle donne arabe
che spuntano, magnetici, attraverso le fessure del chador............
26 settembre 2016
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