Messina Che Figura Di...

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Sicuramente vi sembrerà un po' strano il titolo di questo racconto, lo capirete man
mano che la storia andrà avanti.
Parlo di Messina città dove sono nato e dove risiedo ma che vorrei...
Mi presento sono Salvatore Arena nome e cognome comuni da queste parti; per
essere riconosciuti molti di noi abbiamo un soprannome, il mio è 'Er mejo' per
lontane origini romane. (Non mi voglio allargare troppo ma se me l'hanno
appioppato qualche motivo ci sarà pur stato!)
Messina, come molti di voi sapranno, è una città situata sulla sponda sinistra
dell'omonimo stretto con alle spalle i monti Peloritani, un capolavoro della natura
per la loro incommensurabile bellezza, città che ha o meglio avrebbe molte
peculiarità per essere considerata una delle migliori d'Italia ma,.,
Un motivo per essere nota è il terremoto che nel 1908 la distrusse per quasi la
totalità, terremoto che ovviamente le cambiò il volto. Fu ricostruita con sistemi
antisismici con strade più larghe e con edifici moderni che sono resistiti al tempo,
insomma una città più moderna. Allora tutto bene...ma quando mai!
Questa è un'urbe (vi piace questo vocabolo?) in cui avviene tutto e di più e non
senso in senso positivo, esemplificando:
‐ la città è il passaggio obbligato del traffico sia ferroviario che gommato, quest'ultimo, attraversa il centro della città per raggiungere gli imbarcaderi e crea molti problemi (ci sono stati anche dei morti) e allora che si fa? Si costruisce un porto dove deviare quel benedetto (o maledetto) traffico e dove si costruisce il nuovo porto? A sud, a Tremestieri in zona famosa per le mareggiate e per lo scirocco che in molti giorni dell'anno imperversa in quella zona. I Messinesi sono masochisti? Ma ...La conclusione è che spesso quel porto viene invaso da tonnellate di sabbia che, ovviamente, lo rendono impraticabile (con relativa chiusura) ed i Tir sono di nuovo costretti a transitare per il centro. Ne consegue anche che si è costretti ad usare delle speciali battelli per rimuovere la sabbia con rilevanti spese periodiche. Può capitare che gli amministratori di una città facciano degli sbagli ma questo è stato troppo grossolano (oltre che prevedibile) e risolvibile solo con costosi e lunghi lavori;
‐ altro esempio: la provincia acquista un hotel situato dinanzi agli imbarcaderi dei traghetti privati e poi lo gestisce per i passeggeri in transito direte voi, ma quando mai lo abbandona al degrado più assoluto e non riesce a venderlo;
‐ la città ha nel porto un'essenziale Infrastruttura sia per i traghetti delle FF.SS. che per le navi militari (Finanza, Marina, Carabinieri ecc.), la famosa 'falce' molto importante per varie attività ma attualmente è nel degrado più assoluto in quanto le due autorità che la gestiscono sono da sempre in conflitto fra di loro;
‐ si bandisce un concorso per Vigili Urbani ti cui organico è come si dice 'all'osso', come finisce? Con l'immissione in servizio dei vincitori direte voi, sbagliato; alcuni furbastri presentano certificazione medica da cui risulta che non possono essere impiegati 'in strada' e quindi vengono destinati ai lavori d'ufficio pur intascando l'indennità di vigile. Allora che si fa? Si bandisce altro concorso i cui vincitori (trentadue) saranno destinati a prestare il loro servizio in strada direte voi, penso che sia meglio che non diciate nulla tanto non ci azzeccate, ricordatevi che siamo a Messina. I nuovi trentadue vigili prestano giuramento in divisa con tanto di autorità presenti e televisione locale per far risaltare l'avvenimento ma poi vengono rimandati a casa per mancanza di fondi!
‐ l'attuale sindaco 'verde' va sempre in giro con una maglietta Tibet free' come se ai messinesi potessero interessare i problemi di quel martoriato paese a cui nemmeno gli americani, portabandiera di democrazia, possono far nulla. Un giorno ha emesso una ordinanza di divieto di passaggio su alcune strade ed in orari prestabiliti per i Tir sbarcati da navi provenienti da Salerno, tutto normale era sua facoltà. Ma poi il signor sindaco ne ha combinata una delle sue: con indosso sempre la succitata maglietta e con tanto di fascia tricolore si è posizionato in mezzo alla strada per bloccare di persona i camion! Sempre il signor sindaco il 2 giugno, giornata delle forze armate, dinanzi al piazzale del Comune dove erano schierati tutti i militari per la cerimonia, si è presentato con la bandiera dei pacifisti come se i nostri soldati andassero in giro per il mondo a fare la guerra quando invece è risaputo che aiutano le popolazioni locali anche a prezzo della propria vita;
‐ andiamo avanti: Messina è nota anche per aver il manto delle sue strade assolutamente disastrato, conducenti di motorini e di biciclette rovinano a terra sia per le molteplici buche ed anche per le radici degli alberi che invadono il sito stradale. Come risolve la situazione il signor Sindaco? Con un'idea fantasiosa, in alcuni tratti della strada Panoramica dello Stretto fa restringere la carreggiata con strisce sul terreno! Altra trovata geniale: costruire vicino alla sede stradale del tram, per circa due chilometri partendo dalla Dogana, un'aiuola larga circa cinquanta centimetri con relative piantine che faranno una brutta fine perché, come tutto il verde cittadino, saranno abbandonate a se stesse. Da rilevare che la strada è stata ristretta di circa sessanta centimetri. Nel centro cittadino c'è la cattedrale con un orologio di antica pregevole fattura meta di numerosi turisti che sbarcano dalle navi di crociera. Come spesso riportato anche dalle TV locali, la piazza è spesso sporca ed è regno di bancarelle abusive; 
‐ altro argomento di fondamentale importanza: il ponte sullo stretto. Inutile dire che il signor Sindaco, smessa temporaneamente la famosa maglietta 'tibet free', ha indossata quella di 'no ponte'. Che conseguenze hanno portato le decisione di non costruire più tale manufatto? Lo Stato deve rimborsare alla ditta vincitrice del concorso una somma notevole per non aver rispettato il contratto e per il rimborso delle spese per i lavori già effettuati, A Messina la disoccupazione, soprattutto giovanile, è molto alta, il ponte avrebbe assorbito, per molti anni, un gran numero di lavoratori locali. Lo stesso ponte doveva far parte dell'asse di collegamento fra il nord ed il sud Europa, niente collegamento;
‐ altro argomento: le Ferrovie dello Stato hanno in progetto di non effettuare più il traghettamento dei treni di lunga percorrenza sulle due sponde dello Stretto con la conseguenza che i passeggeri provenienti da Siracusa, da Catania e da Palermo diretti al continente dovranno scendere dal treno a Messina e, a piedi, raggiungere i traghetti che li avrebberio condotti a Villa S.Giovanni, stessa storia, aIl'incontrario, per i passeggeri provenienti dal nord. Forse non sarebbe un problema eccessivo per i giovani ma gli anziani? Il ponte sullo stretto, che sarebbe stata l'ottava meraviglia del mondo, avrebbe risolto il problema ;
‐ un certo signore, peraltro benestante, ex sindaco che ti fa? Un corso di formazione professionale di giovani per essere avviati ad un lavoro ma si frega i soldini 'sganciati' dalla Regione Siciliana coinvolgendo anche signore mogli di importanti personaggi della Messina bene tutto sommato per pochi spiccioli; attualmente si trova all'hotel 'Gazzi' (carcere di Messina) e qui potrebbe intervenire il buon Emilio Fede, peraltro nativo di Barcellona P.G. città situata vicino a Messina, con la sua classica frase: "Che figura di merda!"
‐ mi fermo qui? Quando mai, non posso non sottolineare che quando piove a dirotto il tram non transita perché si allaga la corsia di marcia. Domanda? Chi ha redatto II progetto e chi ha controllato i lavori? Mistero fitto;
‐ a proposito di circolazione cittadina l'unico mezzo che funziona (quando funziona) è il tram. In passato all'A.T.M. ci sono state assunzioni clientelari che hanno portato ad avere un numero spropositato di impiegati. Non è mancata qualche furbizia come quella di aumentare il numero dei chilometri effettivamente percorsi dai mezzi per ottenere maggiori sovvenzioni da parte della Regione Siciliana. Con l'arrivo di nuovi dirigenti c'è stato qualche sforzo per migliorare la situazione, in particolare dell'officina meccanica che… (glisson) ma non sono mancati provvedimenti discutibili come quello di acquistare da altri comuni d'Italia autobus dismessi e ovviamente da revisionare dopo tanti chilometri percorsi. Altra questione da risolvere è quella del collegamento dei numerosi villaggi periferici col centro cittadino. Per mancanza di corse di autobus gli abitanti 'periferici' hanno grosse difficoltà per raggiungere II posto di lavoro;
‐ altro problema: il secondo palazzo di giustizia. Prima idea: usare la casa dello studente che, fra l'altro, è vicina al vecchio palazzo dì giustizia. Dopo molte polemiche niente di fatto, la casa dello studente non è adatta. SÌ pensa allora agli spazi militari non utilizzati e che sono in gran numero, ci si rivolge al Ministero della Difesa col solito nulla di fatto, niente secondo palazzo di giustizia;
‐ ancora. L'Ospedale 'Margherita' è stato chiuso e abbandonato a se stesso con la conseguenza del degrado più assoluto e della sua occupazione da parte di sbandati. Non potrebbe, con i dovuti lavori, ospitare il secondo palazzo di giustizia?
Potrei continuare ma, per amor di patria, la finisco qui. Forse avrete capito che il mio è lo sfogo di un innamorato deluso,
Per sdrammatizzare vorrei raccontarvi alcune storie boccaccesche messinesi che, come tutte le consorelle leggende metropolitane, talvolta hanno un fondo di verità. Esemplificando:
‐ casalinga che, accompagnato il figlio a scuola, si reca a casa di una sua amica che conosce signori tanto ma tanto per bene;
‐ una moglie che torna a casa all'improvviso (non si toma a casa all'improvviso!) e trova il marito a letto con un loro amico, (maschio per essere chiari);
‐ altra moglie che anche lei torna a casa all'improvviso e trova il consorte che ripassa una lezione di sesso con la baby sitter;
‐ e per ultima ma la più sfiziosa anche perché in città girano i nomi veri dei protagonisti: due sorelle, per arrotondare la paghetta del paparino, sono spesso ospiti della padrona di una villa situata sui monti Peloritani per incontrare signori facoltosi. Un pomeriggio si è appalesato dinanzi a loro il fidanzato di una delle due: casino totale e reciproche accuse!
Ed ora andiamo alla storiella raccontatami da un vicino di casa dei protagonisti. Come l'è venuta a sapere non mi è noto, ve la propongo come me l'ha spiattellata anche se, malignamente, ho pensato che fosse lui uno degli attori.
Il 26 giugno ed il 3 settembre vengono alla luce Giammarco e Lorella figli rispettivamente dì Giuseppe e Giulia e di Cateno e Sofìa (preferisco tralasciare i cognomi per non farli identificare), i primi due dottori e gli altri due insegnanti all'Istituto tecnico commerciale Verona‐Trento.
Cosa avevano in comune i due novelli genitori? Abitare nello stesso isolato di via Consolare Pompea 257 dinanzi ad uno stabilimento balneare che frequentavano durante la stagione estiva. Imporre un nome ai propri figli per poi modificarlo è un'abitudine inveterata, peraltro innocua ma incomprensibile, così Giammarco era diventato Gianni e Lorella Lory ( con la ipsilon).
I genitori per motivi di lavoro avevano orari incompatibili con le esigenze dei neonati e così, amichevolmente, badavano a turno al pargolo o alla pargola degli amici. Un particolare: siccome Giulia non aveva latte per il piccolo Gianni, alla bisogna provvedeva Sofia dotata di tette notevoli e molto produttive, talvolta quello zozzone
di Giuseppe sbirciava e allungava le mani sulla latteria della vicina, cosa presa molto sportivamente dall'interessata e poi capirete il perché.
Da genitori anticonformisti non potevano che venir fuori bambini senza complessi così Gianni e Lory, sin da piccoli, venivano lavati insieme nella vasca da bagno, d'estate giravano nudi per casa e, al mare, si cambiavano il costume soli nella cabina, insomma due piccoli svedesi. A undici anni, un'estate, mentre erano in cabina, Lory notò che il pisello dì Gianni era diventato duro."Ti senti male, cosa ti è successo?”  "Non lo so, voglio domandare alla mamma.” "Mammina…” "Non ti preoccupare, stai diventando un ometto e le conseguenze sono...” Sofìa fece un analogo discorso a Lory e così i due, non più bambini, sempre più spesso si rifugiavano in cabina o in casa quando i genitori erano assentì e cominciarono ad esplorare le rispettive cosine."Me lo fai toccare, mi piace quando ti diventa duro, vorrei baciarlo ma mi fa un po' schifo!"   "La mamma mi ha detto che è importante la pulizia, io me lo lavo e poi tu fai quello che ti piace.” Indottrinati dai rispettivi genitori sui rapporti fra i due sessi Gianni e Lory cominciarono ad esplorare i vari modi di fare l'amore, dal pompino pienamente accettato al bacino al fiorellino che si dimostrò molto piacevole da parte dell'Interessata che volle provarlo più volte di seguito sino a che….”Gianni mi sì piegano la gambe, mi sento stanca, non so che mi è successo!" La mamma:"Lory non esagerare, sei ancora piccolina, per ora basta una volta sola.” "Ma tu e papà lo fate?" Piccolo imbarazzo da parte di Sofia: "Certo, è una cosa naturale cosi sei nata tu." "Io quella cosa non l'ho mai fatta con Gianni, ho paura di rimanere incinta'" "Per ora non c'è pericolo, non hai le mestruazioni, quando ti verranno ne riparleremo." Il menarca fu festeggiato dai quattro genitori e dai due rampolli come un avvenimento importante con tanto di torta ma,.."Lory tu e Gianni avete quattordici anni, il papa dì Gianni gli ha comprato dei preservativi, faglielo indossare prima di… e sta attenta a non…" Perfettamente indottrinati Gianni e Lory, ormai allo scoperto, scopavano alla grande, ogni momento era buono per...Un pomeriggio i quattro genitori erano riuniti a casa di Giuseppe e di Giulia quando apparvero i pargoli: "Stiamo andando a studiare.” Giulia: "Ragazzi al cinema 'Metropol’ c'è un film di Walt Disney, qui ci sono i soldi per il biglietto, sbrigatevi altrimenti perderete il principio. " Gianni: "A me i cartoni animati non piacciono..."Lory "Ma si: Topolino, Paperino, Gambadilegno." "Ho detto che non mi piacciono!" "E invece te li fai piacere, andiamo." Lory prese per mano Gianni e se lo trascinò fuori casa, poi:"Sei un immenso Mammalucco, non hai capito niente, i nostri genitori ci hanno sbattuto fuori per fare i comodi loro, ancora non capisci? Allora sei proprio di coccio! Rientriamo in casa e ne vedremo delle belle!” I due congiurati giunsero al loro piano a piedi per non far sentire il rumore dell'ascensore e, appena entrati a casa di Gianni, sentirono provenienti dalla camera da letto lamenti sempre più forti. Giuseppe era nudo beatamente francobollato sopra  il corpo di Sofia altrettanto nuda, era lei che si lamentava, insomma quella situazione era di suo gradimento tanto da farle emettere suoni inarticolati. Lory guardando in faccia Gianni gli fece cenno come per dire "lo avevo immaginato tutto sciocchino!" e all'orecchio: "s'ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde uno squillo!" di manzoniana memoria e poi lo prese per mano per andare a controllare la situazione casa sua dove, come immaginato, trovarono una scena analoga con Cateno questa volta sotto e Giulia sopra anche lei notevolmente lamentosa. I due giovani non riuscirono a trattenersi e si misero a ridere tanto da far saltare dal letto i due amanti presi alla sprovvista e totalmente confusi. All'ora di cena tutti riuniti a casa di Giuseppe e di Giulia. Fu Cateno piuttosto imbarazzato a prendere la parola:"Ragazzi alla vostra età è difficile percepire delle situazioni un po' fuori dell'ordinario come la nostra, noi quattro siamo anticonformisti, non so se riusciate a capire il significato di questa parola e poi ci vogliamo molto bene per cui..." Fu Lory a prendere in mano la situazione (femminuccia e del Leone!) . “Carissimi...mi vien da ridere perché mi sembra di scimmiottare il parroco durante la predica, volevo anzi io e Gianni vogliamo dirvi che noi siamo molto contenti che voi…insomma se piace a voi a noi non dispiace e non ci permettiamo di giudicarvi vero Gianni?" I due giovani vennero coperti di baci e di abbracci.
Il giorno dopo Lory; "Voglio andare dal pasticciere per fare una sorpresa ai nostri beneamati." "Si per fare un pasticcio, ti conosco mascherina, io non voglio essere complice!" La domenica successiva Lory a tavola: “ho un debito col pasticcere che ci ha preparato questa torta nuziale.” Ovvia meraviglia da parte dei genitori. Cateno: "Chi sono i fortunati..." "Sono Cateno con Giulia e Giuseppe con Sofia, guardate i nomi intrecciati.” Dopo un attimo di imbarazzo Cateno; "Grandi figli di...papà e mamma, grazie per la sorpresa che ormai sorpresa più non è, vi vogliamo molto bene, saremo sempre uniti ma voi cercate di non farci diventare nonni troppo presto!"