Mio Padre

Vorrei chiamarti e gridarti il bene e l'amore che ti voglio e che mai ho potuto dirti.,prendere le tue mani, grandi e forti, callose e consumate dal lavoro, ma sempre ben curate, accarezzare la tua spalla curva, per i pesi trasportati. Una vita da operaio che inizia all'alba la tua: sveglia alle cinque, il caffè per te e la mamma, uno sguardo ai figli che ancora dormono. Poi un bacio per la mamma e di corsa a prendere il pullman per andare in cantiere, con gli altri operai e gli innumerevoli amici e le chiacchiere fino al cantiere, per 10 ore o più di lavoro al giorno per non farci mancare niente. Una vita la tua, di lavoro e sacrificio.Nulla ti importava, solo di vedere i tuoi figli sereni e gioire di questa famiglia numerosa di cui andavi fiero. Sento ancora il profumo del tuo dopobarba preferito, l'odore acre della nicotina delle tue sigarette le Nazionali, e non dimentico i momenti che ci hai dedicato: sempre presente, mai stanco per ascoltarci anche dopo le ore di lavoro nel cantiere.Io piccina, e i miei fratelli aspettavamo con gioia il tuo ritorno, subissandoti di mille domande e mille perchè e tu sorridevi e avevi una risposta per tutti. Sono stata fortunata ad avere avuto un padre come te, sempre presente, e mi manca tanto la tua gelosia che avevi per noi figli,il bene, l'amore, e il senso di protezione che mi facevi sentire sicura.Sono cresciuta  grazie a te ai tuoi valori veri e del rispetto verso gli altri.Troppo presto e troppo in fretta sei andato via, lasciando un vuoto enorme al posto della tua presenza ma anche l'eredità di una grande ricchezza interore.  Grazie papà TVTB ...

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