Neanche neanche neanche

E. E lui scriveva. E lui scriveva. E lui scriveva e. E lui rileggeva. Rileggeva e modificava e modificava e rileggeva e lui così facendo creava dei racconti e. E lui creava dei racconti che a lui andavano benissimo tali venivano e che, surplus affatto indifferente, durante il loro dispiegarsi lo distraevano da tutto e gli impegnavano il tempo ed il cervello co. Contemporaneamente e magnificamente, cancellando le molte amenità e le tante tristezze, che il vivere di adesso propone e. E di per cui in aggiunta, i racconti, gli facevano sentire addosso le buone sensazioni di fare qualcosa di certamente personale e di non esistere solamente per vegetare e. Ed a lui insomma, ripetiamo ripetiamo ripetiamo, piacevano i racconti che scriveva e le loro funzioni, diremo come, dai socialmente anomali effetti collaterali ma. Ma una volta completati non sapeva cosa farsene. Che sì li mostrava in famiglia e li faceva assaggiare a qualche amico, con relativa soddisfazione però che no. No no no. Di diventare uno scrittore standard ed interpretare l'odioso ruolo che la società nel caso impone: no secco e di riunirli dentro un libro, di pubblicarli presso un editore e di venderli in libreria e. E di darli in pasto all'industria squalo e. E di trasformarli in squallida merce di. Di nuovo no secco. Troppo prono e monotono tale percorso e. Ed oramai bieco e banale. Che è una fine, del tuo creato, veramente schifosa e troppo conforme al famigerato mio caro o così o pomì di. Di chi è capace unicamente di approfittare delle produzioni altrui e. E quindi il trionfo del luogo comune economicamente da lui meglio odiato o. Oltre, ovviamente, a rappresentare la fatalità più ripetitiva e meno fantasiosa e creativa del mondo q. Quando si parla di scrittura e scrittori e dunque, dicevamo, non voleva cadere lui, né fare cadere loro, nel terribile e trito e ritrito minestrone che negli anni, privo di qualsivoglia alternativa, in quell'ambiente s'è venuto a formare e. E pertanto casomai lo facciamo altri codesto intellettualmente modesto lavoro con i miei scritti. Lo facciano semmai altri era il suo pensiero ed allora cosa fare? Che. Che comunque in definitiva a lui andava già di lusso il semplice averli inventati e scritti e potevano pure restare lì nel disco fisso o in scheda sd, senza colpo ferire? E. E pensa all'uopo quindi. E pensa all'uopo. E pensa all'uopo, piano piano qualche strada diversa incominciò a palesarsi. Che prima gli è balzato in mente di stamparli in quadrati di stoffa o di tela colorata e colorati, di farli cucire lungo uno spago e di esporli al vento a mo' di bandierine tibetane. Che probabilmente avrebbero abbellito, arricchito e contagiato almeno l'ambiente, se non proprio gli individui e. E non gli sembrò una mala idea, anche se sapeva stava poco materiale e che le persone sue contemporanee aspirano ad incamerare altri contenuti ambientali e dopo, che stava già organizzando la cosa, gliene venne in mente un'altra di idea e questa in effetti gli sembrò da subito più succulenta. Che avrebbe sì ancora stampato i racconti, ma su carta da lettera bianca e. Ed una volta imbustati li avrebbe infilati furtivamente e sotto mentite spoglie o fatti imbucare in cambio di pochi euro spesi fra gli sbandati dei luoghi prescelti... li avrebbe infilati nelle cassette postali di sconosciuti e sconosciute. Di persone prese a caso. Di vicini o lontani. Di avvocati o meccanici. Di casalinghe o baristi e di chi più ne ha più ne metta. E via dunque a ricavare in casa buste; che a comprarle, data la quantità, magari qualcuno lo capiva tale mittente e via ad imbustare e. E furono presto recapitate le prime trecento missive nei dintorni. Che vennero velocemente seguite da altre cinquecento a. Allargando il raggio e. E da molte molte molte ancora. Ed i rumors fra bar, panificio e chiesa, nel suo piccolo paese; eletto a test, non tardarono a rumoreggiare. Che è arrivata anche a casa tua una lettera strana, con dentro un racconto e null'altro, da parte di chissà chi? e. Era diventata una domanda spesso proferita. E che sì! talvolta era la risposta. Un racconto peraltro neanche malvagio. Che mi sono preso la briga di leggerlo ed è stato divertente e. Ed il bello è, sorprendentemente provocando più buonumore che malumore, negli altri posti succedeva uguale. Per uffici, per fabbriche, per studi, per parrucchiere e per intere province e città. E lemme lemme e sempre continuando a distribuirne di nuove in ampie aree, la cosa creò eco. Creò eco e divenne un caso. Creò eco e l'eco finì pure nei timpani dei giornalisti. Che da parte loro si vede la trovarono simpatica, indi la diffusero a volontà fra le loro colonne e finì chiaramente in televisione e su internet e. E si ingrossò, si ingrossò, si ingrossò ulteriormente, ulteriormente, ulteriormente fi. Finché partì la caccia all'autore. Che tutti volevano sapere chi mai avrebbe potuto essere e. E naturalmente, insieme a questo, lievitò anche l'interesse dei magnati del settore. Che ora lanciavano appelli al presentarsi. Che una ingegnosa pubblicità del genere va sfruttata pubblicando immediatamente vi. Visto praticamente sei già famoso a. Al che io colsi la palla al balzo e suggerii alla mia compagna di proporsi. Di proporsi quale punto di raccolta ove i riceventi avrebbero potuto spedire a loro volta il ricevuto, in modo da mettere insieme un archivio catalogo dei racconti in questione: che io; anche se non arrivava niente, chiaramente avevo già a. Allo scopo di andare poi a proporlo e venderlo, agli avidi di prima e. E ti daranno una gran cifra e ti riconosceranno un'ottima percentuale per ogni copia venduta e. Ed io non mi svelerò nemmeno in quel frangente e nessuno potrà vantare diritti ed il ricavato sarà dunque tutto nostro e. E non vi dico di quanto adesso sto anonimo in pace se. Sebbene sulla bocca di tutti e ricco e. E soddisfatto di essermi riuscito non cedendo docile e remissivo al sistema. Non. Non ve lo dico neanche.