Non ritrarre la mano

Ti sentivi perduta, avvolta dalle nubi del silenzio, dalla morsa della solitudine, dalla paura dell’ignoto, mentre osservavi fissamente la tua immagine riflessa nello specchio, non riconoscendo quel volto così abbrutito, solcato dal tempo, dalle lacrime, dall’inconsistenza dell’essere...

“Dimmi che devo fare? Mi sento invischiata in una rete senza maglie… Dove andare se la gente non riesce a cogliere il motivo segreto della mia disperazione? Ogni strada mi sembra un labirinto in cui il pensiero s’annulla ed al cuore viene sottratto il sussulto dell’emozioni. Non so perché mi sono fermata al bivio del sentiero, proprio qui accanto a te che hai ancora negli occhi il lampo dei sogni...”.

“Vorrei che t’avvicinassi a me... Sono a pochi passi dalla tua anima. Mi piacerebbe che dimenticassi il passato, ricordando soltanto per non sbagliare ancora, per cancellare le angosce delle notti insonni, gli spintoni ricevuti nella città impietosa, la passione derisa, gli amori falliti...
Vieni... Guardami. Sono quello specchio che non t’aveva riflesso ancora. Non ritrarre la mano.”.