Razza sconosciuta

I bisessuali, ‘razza’ assolutamente sconosciuta durante l’epoca mussoliniana per motivi razziali avevano rialzato la testa negli anni cinquanta. Gli italiani si erano risparmiati guai post bellici da parte degli americani, divenendo loro alleati. Il nipponico Kore Hirokazu era giunto nella capitale italiana in tempo allontanandosi dalla natia Nagasaki quando c’era in atto l’asse militare Roma – Berlino ‐ Tokio. Un persona fortunata oltre che ricca, aveva portato con sé una gran quantità di lingotti d’oro in un baule spedito dalla capitale nipponica a quella italiana senza alcun controllo da parte dei doganieri dei due paesi allora amici. Dopo un periodo di apparente indigenza aveva acquistato il rudere di una villa sui Colli Albani. Ingegnere edile aveva progettato una residenza signorile con parco giardino secondo i canoni del suo paese: porte in legno scorrevoli, in pochi metri quadrati era raccolta la cultura nipponica. Gli esterni e gli interni erano costruiti secondo la cultura Samurai e Zen, nell’area Tokonomi i Bonsai. La cosa più particolare era il giardino: un ruscello che scorreva fra rocce e salici piangenti. Molti i ficcanaso che non poterono soddisfare la loro curiosità causa le alte mura che circondavano la villa. Kore non volle celebrare l’inaugurazione della villa con una festa, aveva i suoi buoni motivi, molti turisti del Sol Levante giravano per Roma, alcuni erano suoi coetanei, nella vita non si sa mai, lui aveva qualcosa da nascondere. Nella pagina degli spettacoli del quotidiano il ‘Messaggero’ apprese che al teatro ‘Alhambra’ si esibivano uomini e donne in uno spettacolo vietato ai minori di diciotto anni, forse dal contenuto porno, la curiosità vinse, decise di andarci. Nei manifesti dinanzi al locale le parti pudende dei ballerini erano coperte da strisce di carta nere. Il biglietto d’ingresso era ‘salato’ forse per scongiurare l’ingresso di facinorosi. All’entrata una maschera femminile si dimostrò avere il senso dello humour: “Signore lei è maggiorenne?” Si ‘beccò’ un biglietto di venti €uro. Dalla galleria Kore pensò di aver riconosciuto fra la folla un suo paesano, fuga precipitosa, alla porta del teatro sbatté il viso con quello di un uomo, caddero ambedue a terra. Scuse reciproche ma: ”Lei è ferito al volto, l’accompagno al ‘Celio’, sono un tenente medico .” Davanti a tanta gentilezza Kore si lasciò convincere, il ‘Celio’ era un ospedale militare. Occorsero due punti sulla fronte di Kore che ebbe modo di inquadrare meglio il giovane. In borghese era molto elegante e distinto, piacevole. “Signor Tenente non lontano da qui ho la mia Volvo C 40 Recharge.” “Complimenti, avrei voluto acquistarla io ma l’Esercito Italiano non è tanto generoso con i suoi dipendenti, posseggo una Renault Twingo acquistata di seconda mano.” “Se non ha impegni la invito nella mia villa ai Colli Albani, nessun sguardo indiscreto, ho in servizio due donne Lucia e Benedetta ex suore ‘strappate’ al locale convento, sono assolutamente riservate, piuttosto è lei conformista?” “No, ho sempre passato i guai per non esserlo e lei…” “Poi ne parliamo.” Giunti davanti la villa, aperto il portone si erano presentati due doberman, non abbaiavano ma avevano uno sguardo poco rassicurante: “Argo e Golia cuccia!” “Scusi avevo dimenticato…” Kore andò al primo piano dove erano ubicate le camere da letto, vide la luce filtrare sotto l’uscio della camera di Lucia e di Benedetta, non stavano dormendo ma aperta la porta uno spettacolo porno, le due ex suore si stavano esibendo in un sessantanove alla grande, Kore richiuse l’uscio e: “Ecco perché bisogna essere discreti sulla privacy altrui.” C’era la cena preparata, le due collaboratrici domestiche si erano fatte onore, tutte specialità romane. “A questo punto debbo rivelarle anzi rilevarti un mio segreto: sono un transgender, questo anche il motivo della mia fuga dal Giappone…” “Mio caro per me non è un problema, al classico ho appreso che anche nell’antichità esistevano i trans vedi il dio Dionisio e l’imperatore Eliogabalo, penso che chi ha una doppia sessualità abbia un’intellighenzia superiore e poi il doppio gusto…” “Grazie per la comprensione, ho un progetto per poter vivere alla luce del sole, far risultare Benedetta e Lucia non nostre cameriere ma persone facoltose nostre amanti.” “Concordo pienamente, poiché una vita ad alto livello è dispendiosa penso di poterci affidare per la parte finanziaria a Benito Bisori mio compagno di liceo per guadagnare vendendo e comprando azioni, lui si è arricchito, certo è un pratica rischiosa, se non sei d’accordo…” “Penso ch la cosa migliore sia quella di impiegare metà del mio capitale.” Bendetta e Lucia messe al corrente del nuovo loro impiego in casa del giapponese si misero a ballare e rimbambendolo di abbracci e di baci, erano diventate due signore. “Fiducia per fiducia che di voi due ama di più i fiorellini?” Lucia titubante alzò la mano.” Kore “Mia cara sarai la mia consorte sempre che tu accetti una mia particolarità.” “Sono pronta a tutto, magari un giretto per i negozi di Roma.” Quel primo rapporto sessuale con Lucia costò a Kore un bel po’ di €uro ma ne valse la pena, un gusto doppio.