Umanità degli uomini

Dopo l’Umanità delle Bestie non poteva mancare un racconto intitolato l’Umanità degli Uomini, in senso provocatorio naturalmente. Un episodio che mi ha colpito grandemente è stato trasmesso in visione alla TV nei giorni passati. Si è vista una signora che tentava di agganciare un guinzaglio di un cane ad un palo con l’intento di abbandonarlo, nel frattempo un bambino, probabilmente il figlio della cotale che tentava, anche piangendo di convincere la madre a riprenderlo e riportarlo a casa. Quante volte abbiamo sentito in TV delle persone qualificate affermare che gli animali, in particolare cani e gatti non sono degli oggetti ma degli esseri viventi cui dobbiamo rispetto e non di acquistarli come giocattoli per i figli per poi abbandonarli e farli diventare dei randagi. La parola Umanità da me usata più volte l’ho imparata da mio padre, funzionario di Banca durante la Seconda Guerra Mondiale quando io con due miei fratelli andavamo nelle zone alla periferia di Roma a distribuire beni di prima necessità alle famiglie al limite della sopravvivenza. La domanda più frequente era: “Chi dobbiamo ringraziare il Signore?” Mio padre da vecchio agnostico non rispondeva se non:”Buon appetito.” Non aveva torto il mio genitore, solo negli ultimi tempi son venuti fuori i guai combinati dai componenti della Chiesa Cattolica un po’ in tutto il mondo. Un Papa, se non sbaglio polacco ha affermato che una donna può perdere la verginità anche col solo pensiero! mentre l’attuale Papa è andato in Canada a scusarsi con i nativi delle angherie effettuate in passato dai preti cattolici nei loro confronti per non citare i numerosi casi di pedofilia che hanno distrutto la vita di bambini e di bambine. Cerco di essere imparziale nel giudicare il clero ma mi sono domandato quale atteggiamento avrei avuto nei confronti di un sacerdote che avesse abusato di un mio figlio o di una mia figlia, meglio scacciare questo pensiero, mi vengono i brividi. Mio padre Armando malgrado le sue idee in fatto di religione mi aveva iscritto al Collegio Pergolesi condotto dai Fratelli della Misericordia che cercavano in tutti i modi di fare il lavaggio del cervello a noi giovani alunni in fatto di religione. Ad un tema sulla Madonna nello svolgimento avevo messo in dubbio sia la sua verginità e soprattutto che potesse rimanere in vita in alto nel cielo dove non c’è ossigeno. Malgrado l’arrampicata sugli specchio del ‘bacarozzo’ di turno il dubbio era penetrato nel cervello dei miei colleghi che condividevano le mie idee. La mia fantasia corroborata dai libri della libreria paterna non aveva limiti: esempi: ‘Alla morte di un vecchio parroco la Perpetua singhiozzando: “Era un brav’uomo ci mancherà moltissimo.” Un inserviente. “Vuole dargli un bacio prima di metterlo dentro?” E la Perpetua sempre più disperata e singhiozzando: ‘Me lo diceva sempre anche lui!!!’ Altra barzelletta: Tre amiche hanno un incidente stradale in auto, morte immediata di tutte le tre.. Davanti al Padreterno: “Cara che hai fatto in vita?” “Io l’ho data ai preti.” “In Paradiso per amor di Dio e tu?” “Io l’ho data ai militari.” Brava in Paradiso per amor di Patria e tu?” “Io sono vergine.” “Vergine? hai preso il Paradiso per un pisciatoio? dritta all’Inferno.” Miei aforismi: ‘Religione? Patetica illusione a cui si aggrappano gli umani spaventati.’ ‘Dio è l’essere al quale rivolgersi quando si è tristi in cui rifugiarsi nei momenti di difficoltà, l’idolo più grande creato dagli uomini.’ ‘Le religioni hanno la pretesa di imporre la loro dottrina all’umanità, sono solo tirannia e imperialismo.’ ‘La religione è come l’omeopatia funziona perché gli ingenui, i paurosi ed i complessati ci credono.’ Aforismi di personaggi famosi: ‘Teologia: una collezione di risposte incomprensibili a domande senza senso.’ Voltaire – Teologia: Un insieme di problemi che provocano traumi. Un dubbio senza aiuto.’ Merton monaco trappista – Non è minor male così empiamente venerare gli dei o non credere affatto ad essi? Plutarco – Dio non esiste. Esiste una ragione universale, c’è un nesso tra la ragione che governa il mondo e quella che governa la nostra mente, sono la stessa cosa. Eraclito – ‘ La donna è l’essere inferiore che non fu creata da Dio a sua immagine. Sant’Agostino’ – ‘ La religione distorce i nostri sentimenti , è più spirituale non farla propria. C’è qualcosa di peccaminoso in qualsiasi fede. Gli esseri umani non vogliono conoscere, vogliono solo credere per abbandonare la loro individualità per unirsi al branco. Martin Aramis scrittore.
‘Veniamo abituati sin dall’infanzia a credere che dentro di noi esista il male e che sia nostro compito combatterlo, sconfiggerlo, dominarlo. Ci sono troppi moralisti che danno consigli, insegnano a noi tutti cosa sia giusto e cosa sia sbagliato di conseguenza il piacere ci fa paura, non accettiamo di viverlo e ci convinciamo che il desiderio sia un nemico da relegare sullo sfondo quasi che le fonti del nostro piacere, primi fra tutti i genitali, la bocca ed il tatto fossero stati messi in atto da un dio infantile e capriccioso che vuole che le si reprima e le si domini. Il piacere represso ci porta verso un’idea di purezza del tutto perversa e malata, verso la rabbia e la distruttività. I desideri che reprimiamo diventano il male.’ ‐ Anonimo
‘Plerique ignorant!’ È presunzione la mia? Purtroppo è una Dopo l’Umanità delle Bestie non poteva mancare un racconto intitolato l’Umanità degli Uomini, in senso provocatorio naturalmente. Un episodio che mi ha colpito grandemente è stato trasmesso in visione alla TV nei giorni passati. Si è vista una signora che tentava di agganciare un guinzaglio di un cane ad un palo con l’intento di abbandonarlo, nel frattempo un bambino, probabilmente il figlio della cotale che tentava, anche piangendo di convincere la madre a riprenderlo e riportarlo a casa. Quante volte abbiamo sentito in TV delle persone qualificate affermare che gli animali, in particolare cani e gatti non sono degli oggetti ma degli esseri viventi cui dobbiamo rispetto e non di acquistarli come giocattoli per i figli per poi abbandonarli e farli diventare dei randagi. La parola Umanità da me usata più volte l’ho imparata da mio padre, funzionario di Banca durante la Seconda Guerra Mondiale quando io con due miei fratelli andavamo nelle zone alla periferia di Roma a distribuire beni di prima necessità alle famiglie al limite della sopravvivenza. La domanda più frequente era: “Chi dobbiamo ringraziare il Signore?” Mio padre da vecchio agnostico non rispondeva se non:”Buon appetito.” Non aveva torto il mio genitore, solo negli ultimi tempi son venuti fuori i guai combinati dai componenti della Chiesa Cattolica un po’ in tutto il mondo. Un Papa, se non sbaglio polacco ha affermato che una donna può perdere la verginità anche col solo pensiero! mentre l’attuale Papa è andato in Canada a scusarsi con i nativi delle angherie effettuate in passato dai preti cattolici nei loro confronti per non citare i numerosi casi di pedofilia che hanno distrutto la vita di bambini e di bambine. Cerco di essere imparziale nel giudicare il clero ma mi sono domandato quale atteggiamento avrei avuto nei confronti di un sacerdote che avesse abusato di un mio figlio o di una mia figlia, meglio scacciare questo pensiero, mi vengono i brividi. Mio padre Armando malgrado le sue idee in fatto di religione mi aveva iscritto al Collegio Pergolesi condotto dai Fratelli della Misericordia che cercavano in tutti i modi di fare il lavaggio del cervello a noi giovani alunni in fatto di religione. Ad un tema sulla Madonna nello svolgimento avevo messo in dubbio sia la sua verginità e soprattutto che potesse rimanere in vita in alto nel cielo dove non c’è ossigeno. Malgrado l’arrampicata sugli specchio del ‘bacarozzo’ di turno il dubbio era penetrato nel cervello dei miei colleghi che condividevano le mie idee. La mia fantasia corroborata dai libri della libreria paterna non aveva limiti: esempi: ‘Alla morte di un vecchio parroco la Perpetua singhiozzando: “Era un brav’uomo ci mancherà moltissimo.” Un inserviente. “Vuole dargli un bacio prima di metterlo dentro?” E la Perpetua sempre più disperata e singhiozzando: ‘Me lo diceva sempre anche lui!!!’ Altra barzelletta: Tre amiche hanno un incidente stradale in auto, morte immediata di tutte le tre.. Davanti al Padreterno: “Cara che hai fatto in vita?” “Io l’ho data ai preti.” “In Paradiso per amor di Dio e tu?” “Io l’ho data ai militari.” Brava in Paradiso per amor di Patria e tu?” “Io sono vergine.” “Vergine? hai preso il Paradiso per un pisciatoio? dritta all’Inferno.” Miei aforismi: ‘Religione? Patetica illusione a cui si aggrappano gli umani spaventati.’ ‘Dio è l’essere al quale rivolgersi quando si è tristi in cui rifugiarsi nei momenti di difficoltà, l’idolo più grande creato dagli uomini.’ ‘Le religioni hanno la pretesa di imporre la loro dottrina all’umanità, sono solo tirannia e imperialismo.’ ‘La religione è come l’omeopatia funziona perché gli ingenui, i paurosi ed i complessati ci credono.’ Aforismi di personaggi famosi: ‘Teologia: una collezione di risposte incomprensibili a domande senza senso.’ Voltaire – Teologia: Un insieme di problemi che provocano traumi. Un dubbio senza aiuto.’ Merton monaco trappista – Non è minor male così empiamente venerare gli dei o non credere affatto ad essi? Plutarco – Dio non esiste. Esiste una ragione universale, c’è un nesso tra la ragione che governa il mondo e quella che governa la nostra mente, sono la stessa cosa. Eraclito – ‘ La donna è l’essere inferiore che non fu creata da Dio a sua immagine. Sant’Agostino’ – ‘ La religione distorce i nostri sentimenti , è più spirituale non farla propria. C’è qualcosa di peccaminoso in qualsiasi fede. Gli esseri umani non vogliono conoscere, vogliono solo credere per abbandonare la loro individualità per unirsi al branco. Martin Aramis scrittore.
‘Veniamo abituati sin dall’infanzia a credere che dentro di noi esista il male e che sia nostro compito combatterlo, sconfiggerlo, dominarlo. Ci sono troppi moralisti che danno consigli, insegnano a noi tutti cosa sia giusto e cosa sia sbagliato di conseguenza il piacere ci fa paura, non accettiamo di viverlo e ci convinciamo che il desiderio sia un nemico da relegare sullo sfondo quasi che le fonti del nostro piacere, primi fra tutti i genitali, la bocca ed il tatto fossero stati messi in atto da un dio infantile e capriccioso che vuole che le si reprima e le si domini. Il piacere represso ci porta verso un’idea di purezza del tutto perversa e malata, verso la rabbia e la distruttività. I desideri che reprimiamo diventano il male.’ ‐ Anonimo
‘Plerique ignorant!’ È presunzione la mia? Purtroppo è una constatazione!