su "La notte non ci ricorda"

Herik Mutarelli, attraverso ognuna delle sue brevi storie, sonda l'animo umano nel livello più profondo. Non si accontenta di dare un nome ai sentimenti dei protagonisti, ma li sviscera e li descrive con la più umana delle sensibilità. Una vena malinconica attraversa le pagine e, come un velo, copre e scopre le paure, le speranze, gli amori, le rinunce, i dubbi, che accompagnano ognuno dei personaggi.  Parla di vita questo libro. La vita di una società che ci cataloga, la vita di bimbi che cresceranno comunque, a patto che essa glielo conceda, quella di adulti ancora alla ricerca di se stessi. Parla anche di morte. Una morte a due facce: quella fisica che segna il limite delle nostre esistenze, ma anche la più atroce di tutte, quella che ci accarezza quando ancora siamo in vita. Il tempo è alleato sia della vita che della morte. Esso può avere le sembianze di un falso amico e lasciarci proprio nel momento in cui abbiamo più bisogno di lui; oppure arriva come un salvatore, quando meno lo si attende per darci ancora qualche istante di speranza. L'autore crea un dipinto con le parole e mostra le diverse sfaccettature dei personaggi, nei quali prima o poi ogni lettore si identifica. Tocca nervi scoperti, questa lettura, portando a galla sensazioni che si credeva fossero annegate nel buio dell'inconscio, tanto tempo fa.

La notte non ci ricorda

di Herik Mutarelli

Libro "La notte non ci ricorda" di Herik Mutarelli
  • Casa Editrice
    Photocity.it
  • Dettagli
    112 pagine
  • ISBN
    8866820040