su "Mille splendidi soli"

In uno dei paesi in cui le donne sono spesso ancora assoggettate ad una severa gerarchia, solo loro stesse possono sostenersi a vicenda e salvarsi. Mariam e Laila vivono in Afghanistan e per caso si trovano, a loro discapito, nella stessa casa, parte della stessa famiglia, unite da un destino comune: confrontarsi con il tema della maternità, desiderata o imposta come retaggio sociale, e con la dicotomia uomo/donna. Sullo sfondo, la guerra si consuma, i talebani fanno irruzione nella vita quotidiana e tutto è costretto a cambiare, senza voler poi realmente cambiare. Un racconto che irretisce e non delude: il tentativo di un uomo di guardare le cose con gli occhi e il coraggio delle donne può dirsi riuscito.
"Lei non avrebbe mai lasciato nel suo cuore un segno pari a quello lasciato dai fratelli, perché il cuore della mamma era come una spiaggia dilavata, sulla quale le orme di Laila sarebbero state per sempre spazzate via dalle onde del suo dolore, che si gonfiavano e si frangevano, si gonfiavano e si frangevano". (Khaled Hosseini)

Mille splendidi soli

di Khaled Hosseini

Libro "Mille splendidi soli" di Khaled Hosseini
  • Casa Editrice
    Piemme
  • Dettagli
    408 pagine
  • ISBN
    8856615630