su "L'età del desiderio"

Questo libro si rifà al capolavoro di Edith Wharton, "L'età dell'innocenza". La grande scrittrice americana amava la Francia e spesso vi si recava per placare l'nquietudine, dedicandosi alla scrittura e al giardinaggio. "L’età dell’innocenza" (per il quale le fu conferito il Premio Pulitzer) fu, in parte, condizionato dal suo infelice matrimonio con il marito Teddy, peggiorato dalla malattia mentale di lui. L’incontro con Morton Fullerton, amico di Henry James e giornalista del The Times, nonché grande seduttore (bisessuale), fu subito passione e il desiderio. Di questo narra la Fields, rifacendosi al rapporto di amicizia e di stima che legò la Wharton alla sua segretaria, testimone silenziosa dell'impossible passione tra la grande autrice e quest'uomo seducente, inafferrabile, cinico.
Nel romanzo si muovono personaggi ricreati mirabilmente: Edith, soprattutto. Abituata a dominarsi, a mostrarsi sempre all’altezza, affronterà l'irrompere della passione, alimentata dall’incostanza di Morton.
Resta aperta la domanda: come mai la Wharton ebbe bisogno di perdersi? Era una donna ricca, autonoma, le veniva riconosciuta un immenso talento. Col tempo, comunque, seppe risalire la china e, come tutte le donne intelligenti, si liberò dall’inciampo. Assai generosamente definì il pur "instabile" Morton come "the ideal intellectual partner for me".

L'età del desiderio

di Jennie Fields

Libro "L'età del desiderio" di Jennie Fields
  • Casa Editrice
    Neri Pozza
  • Dettagli
    426 pagine
  • ISBN
    8854506214